Premier League, 9 aprile del 1997 il Chelsea va a giocare contro Coventry ma al momento di scendere in campo i blues si trovano senza maglie. Un problema presto risolto dai padroni di casa che “prestano” la divisa di trasferta ai rivali.
Racconto di un calcio di altri tempi
Il Coventry è guidato da Gordon Strachan immischiato nella lotta per non retrocedere, dall’altra il Chelsea non ancora di proprietà del magnate russo Roman Abramovich è guidato da Ruud Gullit nel doppio ruolo di allenatore/giocatore e in campo può contare di gente come Gianluca Vialli e Gianfranco Zola.
I londinesi sono in corsa per un posto in Champions League ma quella partita, poi vinta dai padroni di casa per 3-1, non è ricordata tanto per il risultato piuttosto per un aneddoto che i tifosi più longevi delle due squadre non possono che ricordare.
A pochi minuti dal fischio d’inizio a Highfield Road una notizia inizia a circolare nella “pancia” dello stadio e all’ingresso delle squadre in campo si verifica: entrambe le squadre giocano con le maglie, di casa e di trasferta, del Coventry.

La scoperta
I giocatori del Chelsea, aprendo i borsoni, si accorgono di un particolare: il magazziniere per la trasferta a Coventry ha portato solo la divisa delle partite in casa.
Il problema sorge quando la notizia arriva all’arbitro, le due squadre hanno colori troppo simili per giocare. La soluzione viene risolta diretta dal Coventry che presta le proprie maglie da trasferta al Chelsea. Un’occasione più unica che rara soprattutto nel calcio di oggi.
Una doppia vittoria
Alla fine il risultato della partita è di 3-1 a favore del Coventry che da quel giorno potrà vantare che per una volta giocatori come Gullit, Vialli e Zola hanno vestito le loro maglie.
di Lorenzo Petrucci