Marzo 2022


Questa storia è datataMarzo 2022. Leggendola tra qualche anno forse qualcuno stenterà a crederci ma la guerra e i bombardamenti dellaRussiacontro l'Ucrainahanno spinto anche giocatori ed ex giocatori ad arruolarsi per scendere sul campo di battaglia e difendere la propria terra.

London Calling


Arséne Wengerfu stregato da quel giocatore che impressionò tutti con laDinamo Kievnell'edizione dellaChampions League1998/1999. Il tecnico francese decise così di portarlo aLondra,Oleg Luzhnysbarcò nel Nord della città per indossare la gloriosa casacca dell'Arsenal con cui giocò dal 1999 al 2003 indossando anche la fascia da capitano e vincendo, tra gli altri trofei, unaPremier League.

La Guerra


L'ex capitano dellanazionale ucrainadurante un'intervista rilasciata alMirrorha raccontato il suo stato d’animo in questo terribile momento: "Come tutti gli ucraini sono a difendere la nostra patria. La situazione è molto tesa, le sirene suona tre o quattro volte al giorno, anche di notte. Le persone devono correre freneticamente nei rifugi, anche le donne con bambini piccoli, che non capiscono cosa sta succedendo. Sono terrorizzati, intere città e interi villaggi vengono bombardati e distrutti, le persone vengono private di gas, elettricità, acqua e cibo".

Le sanzioni


Oleg Luzhny si è anche soffermato sulle sanzioni sportive inflitte da UEFA E FIFA nei confronti della Russia: “Sono d’accordo con tutte le sanzioni. Le persone che sono coinvolte nello sport fanno parte di una Nazione. Quando la nazione elegge il presidente, ha anche la responsabilità delle azioni del presidente eletto. Se stanno zitti, significa che sostengono ciò che sta accadendo: l'invasione di un paese pacifico".