Il destino del club

C'è un uomo legato alle sorti del Chelsea, che più di ottanta anni fa, con le sue idee, ha cambiato radicalmente il destino di questo Club. William Billy Birrell è stata davvero una figura importante per i londinesi.

Da calciatore ha giocato con Raith Rovers e Middlesbrough, vincendo con quest'ultimo la Second Division nel 1927, stesso anno del suo ritiro. In seguito, divenne allenatore del Raith Rovers stesso, per poi spostarsi sulla panchina del Bournemouth nel 1930 e su quella del Queens Park Rangers nel 1935. Dopo aver conseguito nel 1938 un terzo posto nella Terza Division Sud col QPR, venne ingaggiato nel 1939 dal Chelsea, sostituendo Leslie Knighton, dove rimase fin dopo la Seconda guerra mondiale. Alla guida dei "Blues" si è piazzò costantemente nelle posizioni di metà classifica di First Division, rischiando però la retrocessione in Second Division nel 1951. Nonostante ciò, condusse la squadra a due semifinali di FA Cup ( 1950 e 1952 ), perdendole entrambe contro l'Arsenal. Si dimise dall'incarico di allenatore proprio in seguito a questa ultima sconfitta. Dopo il suo ritiro dal ruolo di manager, per molto tempo supportò economicamente il settore giovanile della squadra con molteplici donazioni, visti gli enormi dividendi da pagare.

Bily Birrel
Billy Birrell - Photo by Wikipedia via Chelsea Football Club

Pipa in bocca

Il quarantaduenne scozzese che pipa in bocca arrivò a "Stamford Bridge" il 19/4/1939 si portava dietro la reputazione di uno dei manager più scaltri e capaci nel mondo del calcio, uno dei primi introduttori delle lavagna tattiche negli spogliatoi. Personaggio senza fronzoli, rimosse i tre allenatori in carica, inclusi i fedeli ex giocatori Jack Whitley e Jack Harrow e costruì una nuova fisionomia di squadra, evitando i massivi trasferimenti di calciatori avvenuti in passato. Il suo più grande proponimento era di estendere alla prima squadra gli schemi tattici utilizzati dalle rappresentative giovanili del Chelsea, arricchendoli di un livello tecnico superiore. Per implementare questo modello, avrebbe dovuto aspettare la tragica sfuriata della Seconda guerra mondiale, con tutte le becere conseguenze avute sulla nazione. In seguito a ciò, nonostante il calcio avesse subito una riduzione della sua attività e la logica "regionalizzazione" dello svolgersi, Birrell si distinse per la sua spiccata intraprendenza. Portò i "Pensioners" a due finali consecutive di Football League South Cup nel 1944 e nel 1945, battendo 2-0 il Milwall in questa ultima occasione, al maestoso cospetto di ben 90.000 spettatori, inclusa la futura, inossidabile Regina Elisabetta. Durante il duro periodo bellico Birrell ebbe persino il coraggio di disinnescare da solo un ordigno bellico caduto su un terrazzo ! In tempo di pace il suo programma giovanile modernista, soprannominato "Tudor Rose", iniziato nel 1948, avrebbe dato frutti più avanti.

Billy Birrell
Photo by ru.wikiedia.org - Billy Birrell

Questione di risorse

Pragmaticamente cercò di recuperare entusiasmo favorendo l'acquisto di grandi nomi quali Tommy Lawton, Len Goulding, Tommy Walker e Roy Bentley, ma nonostante questo rischiò la retrocessione nel 1951, soprattutto per le scarse risorse economiche presenti in cassa. Per Birrell questo fu un anno difficile sia fuori che dentro il campo, culminato da furiose liti con giocatori popolari come Roy Bentley e Johnny Harris, che portarono ad una svendita di elementi cardine della squadra. Dopo tredici anni di volenteroso onorario lo scozzese, "di comune accordo" con la società, lasciò l'incarico a favore di Ted Drake, anche in seguito alla esclusione dalla FA Cup per mano dell'Arsenal il 9/4/1952. Il Presidente Joe Mears riservò parole di grande stima nei suoi confronti, sottolineando il sincero affetto di tutto l'ambiente verso di lui, ormai stanco però, di assumersi responsabilità assai pesanti. Birrell si dichiarò felice di prendersi una legittima pausa e in seguito divenne segretario dell' Hartsbourne Country Club. Lo scozzese dal buffo panciotto e gli occhialini tondi ci lasciò il 29/11/1968 all'età di 71 anni.

di Vincenzo Felici