Riparte la Premier League, cosa aspettarsi dalla 9^ giornata
Finalmente ritorna la Premier. Dopo l’astinenza da campionato, in virtù della pausa nazionali riparte il campionato più bello del mondo. Emozioni, passione, gol e partite da batticuore: questo e molto altro per le sei londinesi che scenderanno in campo in questa 9^ giornata.
Apre il Chelsea che sarà di scena a Newcastle, campo ostico ma non impossibile per i Blues di Frank Lampard. Chelsea che scenderà in campo domani a ora di pranzo, Lampard vuole dare continuità e la squadra sembra essere sulla scia giusta.
Alle 17.30 ora inglese tocca al Tottenham che sfida il Manchester City. Sfida ad alta quota per Mourinho che si appresta ad affrontare l’avversario di sempre, ovvero Pep Guardiola in cerca di punti nel Nord di Londra. In una situazione normale gli Spurs partirebbero leggermente favoriti giocando in casa, ma senza pubblico cambia tutto. Il Tottenham è chiamato alla prova del nove, l’esame di maturità contro l’avversario più scomodo da affrontare.
Il lunch-match delle domenica è una sfida per cuori forti, il Fulham ospita l’Everton di Carlo Ancelotti. Scott Parker dovrà preparare la partita dei minimi dettagli per scardinare lo scacchiera tattico dei Toffees. Il club di Liverpool ha i favori del pronostico la attenzione ai Cottagers, che quando meno te l’aspetti possono riservare sempre sorprese. Alle 14 ora Uk tocca al West Ham in visita al Bramall Lane. Hammers che vogliono risalire la china. La squadra di Moyes, in fiducia dopo il derby, affronta uno Sheffield arrabbiato che venderà cara la pelle. Leeds - Arsenal è un match pregno di fascino che ci porta indietro nel passato.
I Gunners tornano a Elland Road dopo tanto tempo, e anche senza pubblico la partita promette scintille. Entrambe le formazioni arrivano da due sconfitte.
Si chiude con il Crystal Palace che Lunedì nel tardo pomeriggio sarà di scena al Turf Moor. Eagles galvanizzate dalla vittoria contro il Leeds. I south-londoners non devono peró sottovalutare il Burnley, che anche se naviga nelle paludi della reteocessione, è sempre un avversario complicato.
di Antonio Marchese