Breve storia dei giocatori ucraini nelle londinesi di Premier League
Un lungo legame
Anno 2022. Con l’ingiustificata invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe, la guerra è tornata a bussare alle porte dell’Europa. Mentre la Gran Bretagna guida la task force internazionale per i rifugiati che fuggono dai territori invasi o minacciati, anche la popolazione inglese si sta mobilitando per ospitare i cittadini ucraini in cerca di salvezza e tranquillità, rinverdendo una lunga tradizione di solidarietà tra i due popoli che si estende anche al calcio. Diversi sono stati infatti i calciatori ucraini che, con diverse fortune, hanno indossato i colori di club della Premier League inglese; senza dimenticare nomi di un certo spessore come Andriy Voronin (Liverpool) e Oleksandr Yevtushok (Coventry City), vediamo i profili dei giocatori ucraini che hanno vestito le maglie di club londinesi in Premier League.
Oleg Luzhny – Arsenal
Arrivato dalla Dinamo Kiev alla corte di Wenger nel 1999, soprannominato ‘the horse’ per le sue doti atletiche, si ritagliò un ruolo come riserva del veterano Lee Dixon. Terzino destro di spinta con buone qualità tecniche, ottenne, anche se non da primissima scelta, un titolo di campione d’Inghilterra ed una FA Cup, trovandosi sempre pronto ogni volta che veniva chiamato in causa. Solo l’ultima stagione con i gunners fu più tormentata, fu infatti uno dei principali responsabili di una rovinosa sconfitta 1-6 contro il Manchester United e subì alcuni fastidiosi infortuni. Lasciò l’Arsenal nel 2003 per accasarsi al neopromosso Wolverhampton, senza però trovare maggior fortuna.
Sergei Rebrov – Tottenham e West Ham United
Nell’estate del 2000 mezza Europa calcistica era interessata a tesserare questo giovane e prolifico centravanti della Dinamo Kiev, furono gli Spurs ad aggiudicarsi la corsa al gioiellino della nazionale ucraina. Si trattò tuttavia di un salto nel vuoto per Rebrov, con il senno di poi fu un passo più lungo della gamba per l’attaccante che, faticando ad ambientarsi nei ritmi incredibilmente sostenuti del calcio inglese, non riuscì ad avere un impatto determinante sul gioco del Tottenham. Dopo quindici reti in due stagioni con la maglia degli Spurs, Rebrov andò in prestito al Fenerbaçe e tornò nel miglior campionato al mondo solo nel 2004, indossando la maglia del West Ham United per una sola stagione con un rendimento decisamente deludente.
Andriy Shevchenko – Chelsea
Altro talento uscito dalle giovanili della Dinamo Kiev, l’ex giocatore del Milan e pallone d’oro arrivò a Stamford Bridge tra le usuali polemiche all’italiana e le aspettative di un pubblico che era ormai abituato ai successi. Proprio come il compagno di nazionale Rebrov, Shevchenko non riuscì a tenere il passo della Premier League, mettendo comunque a segno 22 reti prima di arrendersi all’evidenza e tornare al Milan e ad un calcio più lento e meno atletico. Risultò decisivo in un big match vinto dal Chelsea con il Manchester United nel 2007, in quell’occasione salvò un tiro sulla linea permettendo ai blues di cullare ancora per qualche settimana il sogno del terzo titolo consecutivo, prima che il Bolton e Sir Alex Ferguson lo infrangessero definitivamente in una soleggiata giornata di maggio.
Andrij Jarmolenko – West Ham United
Giunto al London Stadium nell’estate del 2018, questo duttile centrocampista offensivo scuola Desna Cernihiv è spesso, quando i frequenti infortuni non ne limitano l’impiego, un jolly per Moyes ed il suo West Ham. I tifosi degli Hammers ricordano certamente la sua doppietta sul campo dell’Everton ed una sua rete decisiva all’ottantanovesimo minuto in una sfida vinta 3-2 contro il Chelsea.
A cura diMichele Mele