Londraper me significa aria di casa, mi è bastato viverci un mese e mezzo per farmela entrare nel cuore e sentirne la mancanza durante la mia assenza.

Il torneo WWE Money in the Bank


Tra il periodo delCovide l’enorme burocrazia per avere il passaporto ho avuto solo l’occasione di tornarci nei giorni tra il 30 giugno e il 2 luglio 2023, grazie alPremium Live EventdellaWWE Money in the Bank. Essendo da sempre un fan della disciplina non potevo certamente perdermelo, considerando che laWWEnon organizzava un evento di questo calibro inEuropada circa vent’anni.
Questo evento è stata una scusa per immergermi nella capitale britannica a 360°, e vivere nelle zone dellaLondranon turistica che non ero riuscito a visitare duramente il periodo in cui ci ho vissuto.

Camden Town


Considerando la mia passione per le subculture britanniche e per lo stile casual non potevo che alloggiare aCandem Town. Ho trovato il quartiere un po’ più “turisticizzato” rispetto all'ultima volta che ci sono stato, con le bancarelle per turisti che stanno sostituendo quelle vintage.

Ho avuto la sensazione che tutti questi cambiamenti facessero parte del processo di gentrificazione. Ma nonostante tutto si può il suo vecchio fascino resta intatto. Nelle strade del quartiere possiamo trovare molti gruppi diPunk,ModseTrojan Skinheadche girano per la zona e i pub non hanno perso il loro smalto.

Vista la mia passione per le sottoculture britanniche non potevo non andare al negozio d’abbigliamentoModfather Clothing; una tappa obbligatoria per gli appassionati dello stile casual e delle subculture britanniche. Inoltre ci tengo a suggerire ilCaffe 43come locale per fare una buona english breakfast, dove con solo 5,90£ ti danno un piatto di salsiccie inglesi, bacon, uovo al tegamino e toast in cui è compresa a scelta anche una tazza di tè o di caffè.

Classic Football Shirt e Bricklane


Essendo nelle vicinanze del negozioClassic Football Shirtnon potevo non immergermi all’interno diBrick Lane, una strada dell’East EnddiLondrache è la residenza della comunità bengalese che non avevo ancora avuto modo di visitare.

Fin dal primo momento in cui ho cominciato a camminare nel quartiere ho respirato subito la magia della zona, tra laStreet Art, l'odore del curry che proveniva dai ristoranti indiani e soprattutto il mercato di street food e le bancarelle vintage che sono state le migliori che ho visto a Londra.

Posso affermare che aBrick Lanesi può vivere quell’autenticità che si sta perdendo in altre zone della città ormai troppo commercializzate.
Del mio breve ritorno nella capitale britannica posso dire che, nonostante l’abbia trovata più “turisticizzata” ho ancora respirato quell’aria che avevo lasciato tre anni e mezzo fa e mi ha dato quella sensazione di non essermene mai andato. Mi sono promesso che non passerà ancora tanto tempo prima che ci ritorni, poiché ci sono ancora molte zone dellaLondraautentica che meritano di essere visitate attraverso una full-immersion.
diLorenzo Baldasseroni