Benedetta Sterlina: quando il Chelsea fu acquistato per una misera sterlina
Ken Bates
Ad una Sterlina, a una benedetta sola Sterlina è legato molto della storia del Chelsea FC. Per capire meglio dobbiamo rifarci alla figura di Ken Bates, imprenditore e dirigente sportivo inglese, che divenne appunto proprietario del Chelsea e poi del Leeds United. A causa del suo carattere turbolento, che lo portò spesso ad avere diverbi con le tifoserie, rappresenta una delle figure più controverse del panorama calcistico britannico. Nacque ad Ealing il 4/12/1931 ed in seguito alla morte prematura della madre, separata dal padre, venne affidato alle cure dei nonni materni. Grande appassionato di calcio, tentò di inserirsi tra le fila dei Queens Park Rangers, ma senza successo. Fece invece la sua fortuna nella industria dei trasporti, in quella edile e farmaceutica, partecipando a molti progetti, fra cui la fondazione della Irish Trust Bank, che in seguito si rivelò un vero e proprio fallimento. Sposatosi due volte, ebbe cinque figli e prima che la sua carriera di dirigente calcistico decollasse significativamente, nel giro di cinque anni venne eletto Presidente prima dell'Oldham Athletic e poi del Wigan. Attualmente risiede nel Principato di Monaco, perchè spesso evasore del fisco britannico e nonostante ciò ha ricevuto il permesso dal governo inglese di visitare la madrepatria tre mesi l'anno.
Il malconcio Chelsea
Nel 1982 acquistò il malconcio Chelsea per una sola, misera Sterlina, infatti a quei tempi il Club si trovava in gravissime difficoltà finanziarie e retrocesso in Second Division era parecchio criticato anche per l'esistenza di numerosi hooligans tra i suoi tifosi. Bates nei suoi primi anni di presidenza vinse una importante battaglia legale contro Marler Estates, il quale voleva strappare alla società parte dell'amato "Stamford Bridge". Dopo il fallimento dei propositi di Estates, Bates lo convinse a fondare con lui il sodalizio "Chelsea Pitch Owners", che avrebbe dovuto amministrare il patrimonio immobile dei londinesi. Inoltre si profuse molto per sconfiggere il fenomeno degli hooligan, in particolar modo dopo che costoro rivolsero pesanti insulti contro Paul Canoville, primo giocatore di colore della squadra.
La sua leadership al Chelsea durò ben 21 anni, durante i quali i suoi comportamenti, talvolta eccessivi e inappropiati, furono oggetto di accese discussioni dalla stampa e dalla televisione inglesi. Una delle sue più clamorose iniziative fu la proposta di installare reti elettriche nello stadio per evitare scontri tra i supporters locali e quelli ospiti ! Altra questione spinosa si accese quando espulse dalla rosa bandiere storiche e vincenti come Ron Harris e Peter Osgood che lo criticarono duramente per i suoi bizzarri metodi. Nel 2002 poi la combinò grossa, definendo "parassiti" i membri del fan Club Chelsea "Indipendent Supporters Association", capitanato da David Johnstone. Negli anni '90 venne coinvolto in una aspra discussione col Vicepresidente Matthew Harding, sulle differenti vedute che possedevano sul futuro del Chelsea: tutto ciò portò Bates a revocare l'incarico affidato allo stesso Harding. Le polemiche fra i due non si sopirono e solo un tragico incidente elicotteristico in cui perse la vita il Vicepresidente, definito da Bates "uomo malvagio", stroncò la disputa.
Passione sincera
Di sovente incurante delle critiche rivoltegli, Bates mise sincera passione nella gestione del Chelsea, dimostrazione lampante fu la modernizzazione dell'impianto sportivo, fortemente voluta. Prima dell'era Abramovich fu il proprietario più vincente nella storia del Club, grazie anche agli acquisti di campioni del calibro di Gianfranco Zola e Marcel Desailly. Nonostante ciò verso la fine della sua carriera da dirigente si produsse in spese che fecero ripiombare la squadra in una nuova crisi finanziaria, dell'entità di 80000000 £.
2003
Nel 2003 fu quindi costretto a cedere la proprietà al magnate russo, dal quale riuscì a guadagnare addirittura 140000000 £. A Marzo 2004 rassegnò le sue dimissioni e oltre al periodo trascorso coi "Blues" viene ricordato quale membro del comitato esecutivo della FA. Nel 1997 venne eletto Presidente dello stadio di Wembley fino al 2001, anno in cui decise di dimettersi spontaneamente. Del tutto fuori luogo l'esternazione che produsse sullo storico impianto, sostenendo che per essere sottoposto ad ad un lifting degno di essere chiamato tale sarebbe stato necessario sparare all'allora Ministro dello sport Kate Hoey ! Nel Gennaio 2005, dopo il cattivo investimento nello Sheffield Wednesday, Bates comprò il 50% delle azioni del Leeds United, diventandone proprietario e Presidente. Appena insediato ebbe subito una disputa col suo ex club, accusato di aver plagiato tre suoi giovani calciatori, inducendoli ad essere ceduti al Chelsea. In tutta risposta, i "Pensioners" denunciarono Bates, che infuriato, replicò definendo il Chelsea come un gruppo di Siberiani, ovviamente in riferimento alle radici russe del patron Abramovich. La FA, alla luce dei fatti accaduti si schierò in difesa di Bates, non prendendo alcun provvedimento disciplinare. Nel Maggio 2007 Bates diede via libera per vendere il Leeds ed i tifosi ne chiesero le dimissioni. Insomma lo "Zamparini" inglese una ne pensava e cento ne faceva !
di Vincenzo Felici