Jimmy Floyd Hasselbaink, letto tutto di un fiato, veloce senza pause come la sua vita fuori e dentro il campo. Rapido, potente, quasi imprendibile dalle difese avversarie. Un mix di genio e sregolatezza, partito dal basso per toccare il cielo con un dito. Jimmy è stato uno degli attaccanti più forti che hanno calciato i campi di mezz’Europatra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000.

Le origini


Partito da lontano, molto lontano, nato nelSuriname(Paese dell’America meridionale) nel 1972 all’epoca ancora colonia olandese. A tre anni viene investito da un motorino e si rompe la gamba destra rischiando di compromettere fin da piccolo la sua attività sportiva. Nel 1978 si trasferisce con la madre e i fratelli inOlanda, aZaandam, ed è proprio qui che inizia la sua carriera da calciatore.
Entra a far parte delle giovanili delGestaagt Volharding Overwintinizialmente come portiere. Passa poi alZaansche FCe alloZaalandia, dove avviene la trasformazione in ala destra, capendo che i gol preferiva farli piuttosto che salvarli.

Una difficile adolescenza


Cresce in un ambiente non facile, frequenta cattive amicizie e rischia di dover abbandonare il calcio, coinvolto in un furto è costretto a trascorrere tre mesi in una struttura detentiva per minori. Torna poi a giocare ma non perde il vizio e ruba l’orologio a un giocatore della prima squadra delDWSe come conseguenza viene espulso.

L’Olanda


Passa alTelstare di pari passo inizia un percorso redentivo debuttando nell’ottobre del 1990 inEerste Divisie, Serie B olandese. Gli alti e i bassi e le continue assenze agli allenamenti lo portano a lasciare anche qui e approdare all’AZ Alkmaar, dove gioca anche il fratello. Qui gioca bene e convince ma dopo 46 presenze e 5 gol viene svincolato.

Il Portogallo


A 21 anni si trova così senza squadra e alla ricerca di una nuova occasione per accordarsi colCampomaiorensein Portogallo. L’avventura in terra lusitana non inizia con i migliori auspici, viene poi spostato nel ruolo di punta centrale ed inizia a segnare collezionando alla fine 12 gol in 31 gare. A fine stagione firma colBoavistacon cui comincia a farsi notare anche livello internazionale lasciandosi alle spalle i problemi adolescenziali.

Il passaggio in Premier


Nel 1996 a scommettere su Jimmy è ilLeeds Unitedcon cui debutta e segna all’esordio il 9 agosto nella gara finita 1-1 contro l’ArsenalaElland Road. La stagione 1998/99 è quella della definitiva consacrazione, con 18 gol in 36 partite si laurea capocannoniere dellaPremier Leaguecol lo stesso numero di gol diMichael OweneDwight Yorkevincendo la scarpa d’oro dei bomber.

La Spagna


Jimmy cerca nuove sfide e ascolta le sirene spagnole che provengono dall’Atletico Madridguidato daClaudio Ranieri. La stagione per iColchonerosè negativa, conclusa con la retrocessione, non per lui che realizza 24 gol in 34 partite.

Al Chelsea


Dopo una sola stagione in Spagna, torna in Inghilterra alChelseache lo acquista per 15 milioni di euro. Vince subito laCommunity Shieldsegnando due gol contro ilManchester United.
Dopo pochi mesi però, con l’addio diGianluca Viallicome allenatore e l’arrivo di Claudio Ranieri, il rendimento di Jimmy cala concludendo comunque la sua prima stagione in blues con 23 gol su 35 presenze vincendo per la seconda volta il titolo di capocannoniere.
In campo sviluppa una buona intesa conGianfranco Zolaprima e con l’islandeseEidur Gudjohnsenpoi. Dopo quattro anni, complici gli arrivi diAdrian MutueHernan Crespo, Jimmy decide di fare di nuovo le valigie lasciandoStamford Bridgedopo 87 gol in 177 partite.

Con il “Boro”


Nel 2004 conclusa l’avventura col Chelsea, nonostante le offerte dalFulhame dallaScoziasia spondaCelticcheRangers, firma un biennale colMiddlesbroughcon cui segna all’esordio nel 2-2 contro ilNewcastle UnitedalRiverside Stadium.
Nella seconda stagione, col Middlesbrough gioca inCoppa Uefaarrivando fino in finale perdendo poi colSiviglia.

Gli ultimi colpi


A 34 anni si avvia sul viale del tramonto e decide di firmare per ilCharltoncon cui segna solo 2 reti su 25 gare disputate. Nel 2007 a un passo dal firmare colLiecester Cityrifiuta poi l’offerta per approdare alCardiff Citydove trovaPeter Ridsdalecon cui aveva lavorato al Leeds ora Presidente del Cardiff. InGallesscende inChampionshipcon cui forma un tandem d’attacco con l’exLiverpoolRobbie Fowler.
A conclusione di quella stagione chiude definitivamente col calcio giocato.

Il post carriera


Appesi gli scarpini al chiodo inizia la carriera da allenatore e come da calciatore parte dal basso allena prima le categorie giovanili del Chelsea, entra nello staff tecnico delNottingham Foreste poi all’AnversainBelgio, alQPR, alNorthamptone alBurtonnella stagione 2014-15 per poi tornarci dal 1° gennaio del 2021 fino ad oggi.
diLorenzo Petrucci