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Dopo i due stop consecutivi (con City in campionato e con la Juventus in Champions), il Chelsea ospita oggi il Southampton, nell'incontro valido per il settimo turno di Premier, in cerca di una vittoria per rimanere nelle parti nobili della classifica e per ricaricare un ambiente rimasto (forse troppo)deluso dalla doppia debacle: se da una parte è vero che le due sconfitte hanno evidenziato alcune carenze/problemi, dall'altra è altrettanto vero che queste non possono/devono minare certezze costruite con il lavoro nel tempo, in grado di regalare enormi soddisfazioni al mondo blues. E poi, per dirla nella maniera più banale, non esiste una squadra perfetta che non perde mai.
Sottolineato questo, è piuttosto lampante di come le recenti apparizioni dei londinesi, anche quelle terminate con un successo, non rappresentino lostatus symboldi un team in perfetta salute: la compagine di Tuchel è stata esclusivamente passiva nella gara contro i cityzens e permanentemente sterile in quella con i bianconeri, nonostante un controllo pressochè totale della sfera. Situazioni su qui lavorerà l'allenatore tedesco, a partire dalla gara corrente che, come quasi tutte quelle in Premier, sarà tutt'altro che semplice: la classifica del Southampton dice oggi solo quattro punti conquistati e nessuna vittoria ma, analizzando in maniera più approfondita i numeri, si intravede anche l'ossatura di una squadra ostica, capace già di fermare altre big del campionato, come le due suadre di Manchester. A questo si aggiunga che i blues non battono i saints a Stamford Bridge dal dicembre 2017( Giroud-Morata), per capire le insidie del match odierno.
Tuchel cambia diversi uomini affidandosi al solito 3421, in cui Werner e Hudson-Odoi sono i prescelti per affiancare Lukaku in avanti ed in cui, per la prima volta in stagione, Loftus-Cheek parte titolare; Chalobah in difesa e Chilwell sulla fascia le altre novità. Hasenhuttl risponde con un 442 in cui la fascia destra è affidata al fresco ex Livramento, Walcott e Tella Ali sulle due fasce per offrire rifornimenti alla coppia d'attacco Armstrong-Redmond; non disponibile, per il regolamento della Premier sui prestiti, l'altro ex Broja. Arbitra il Signor Atkinson.

Vantaggio blues con Chalobah


I primi minuti dei blues fanno immediatamente intuire quale sarà l'andamento della frazione, con i londinesi in pianta stabile nella metà campo dei saints: la prima conclusione arriverà già al quarto minuto con Werner, il cui diagonale sarà deviato in angolo da McCarthy. L'azione fungerà da apropista per il vantaggio locale, firmato cinque minuti dopo da Chalobah, abile a tramutare in rete con un colpo di testa in tuffo la deviazione di Loftus-Cheek su corner di Chilwell. I londinesi continuano a dominare il gioco e sfiorano la seconda rete con una conclusione volante da fuori area di Loftus-Cheek, con la sfera che si perderà non di molto a lato del palo sinistro di McCarthy.
Il portiere inglese si ergerà a protagonista poco dopo, quando respingerà miracolosamente la conclusione di Chilwell a termine di un sublime uno-due tra il nazionale inglese e Kovacic; il Chelsea continua a cercare il raddoppio e quando lo trova, in ben due occasioni, lo stesso gli viene negato dalla terna arbitrale. Prima Lukaku, colto in fuorigioco dopo aver posato in rete l'assist di Rudiger, poi Werner, la cui segnatura aerea su cross di Hudson-Odoi, verrà sconfessata dal VAR, che segnala un precedente fallo di Azpilicueta. I primi quarantacinque minuti terminano così con il vantaggio con minimo scarto per i padroni di casa; risultato che tiene immeritatamente in partita un Southampton resosi pericoloso in una sola occasione (tiro di Ward-Prowse) e parso troppo rinunciatario.

Ward-prowse croce e delizia.


Quello che approccia la ripresa è un Chelsea più propenso al controllo del gioco che, seppur con un ritmo minore, rimane nei piedi dei giocatori di Tuchel; il Southampton, escludendo i cambi effettuati all'intervallo, cambia poco, in attesa di un evento. Questo arriva puntuale al sessantesimo, quando un inopportuno intervento di Chilwell in area su Livramento, concede un rigore che gli ospiti realizzano con lo specialista Ward-prowse. Il pareggio risveglia i padroni di casa che si rigettano all'attacco, con Tuchel che inserisce prima Mount e poi Jorginho.
La grande occasione arriva poco dopo quando Lukaku, dopo aver ben difeso un pallone, lo offre a Werner, non in grado però di superare un McCarthy abile a deviare lo stesso; i piani difensivi degli ospiti rischiano di sgretolarsi ad un quarto d'ora dal termine, quando un insensato fallo di Ward-Prowse (su Jorginho) costa il cartellino rosso al capitano dei saints e l'inferiorità numerica. Passano nove minuti e Barkley( appena subentrato a Loftus-Cheek) sventaglia sulla destra per il cross volante di Azpilicueta che trova il tap-in vincente di Werner; questa volta non c'è fuorigioco o fallo che tenga, il vantaggio dei blues è reale. E viene rimpolpato pochi istanti dopo grazie ad un magistrale, per coordinazione e tecnica, sinistro di Chilwell, che batte McCarthy nonostante la respinta del portiere (avvenuta con la sfera già oltre la linea di porta). Il Chelsea vince con merito una gara dominata sin dal principio e torna alla vittoria. Il modo migliore per affrontare la pausa per le nazionali.
Pierluigi Cuttica