Kane risponde a Sigurdsson: è 2-2 tra Everton e Spurs
È un vero e proprio spareggio per l’Europa quello che va in scena a Goodison Park e che apre la 32esima giornata di Premier League. Dopo la sconfitta in rimonta contro lo United, il Tottenham di Mourinho non può più sbagliare se non vuole perdere definitivamente contatto con le top six del campionato, ma al contempo deve guardarsi anche alle spalle dove incombe proprio l’Everton. I ragazzi di Ancelotti, con una partita in meno rispetto alle altre, questa sera possono fare un importante balzo in avanti sognando un posto in Europa.
Le formazioni
Dopo diversi mesi torna dal 1’ tra i pali Pickford nell’Everton: Ancelotti schiera un 3-5-2 con Keane in mezzo alla difesa, in mediana ci sono Davies, Allan e capitan Sigurdsson mentre davanti compongono il reparto offensivo James Rodriguez e Richarlison. Schieramento a specchio anche per il Tottenham che presenta un’importante novità: torna dall’infortunio Alderweireld e Mourinho lo manda subito in campo dall’inizio nel terzetto difensivo. Il centrocampo è molto fisico con Ndombelé, Hojbjerg e Sissoko mentre in attacco non si tocca la coppia Son-Kane.
La partita
Come successo anche contro il Manchester United, le prime fasi della gara sono di puro studio per il Tottenham: gli Spurs con il loro centrocampo molto fisico ma poco tecnico cercano spesso l’uno contro uno e i duelli fisici, ma questo porta ad una maggiore difficoltà nel cercare i due attaccanti che restano piuttosto isolati. Dall’altra parte c’è invece un Everton che, a differenza dei ragazzi di Mourinho, prova maggiormente a giocare palla al piede e ad innescare il reparto offensivo con il fraseggio.
A spezzare l’equilibrio ci pensa però Harry Kane che, dal nulla, sfrutta un’imprecisione difensiva di Keane e al 27’ gira in porta con il mancino il gol dell’1-0 che apre la sfida. L’undicesimo gol in dodici gare contro le Toffees è l’episodio che scuote il match e soprattutto l’Everton che ci impiega quattro minuti a ristabilire la parità: l’1-1 lo firma dal dischetto Gylfi Sigurdsson, dopo che Reguilon aveva travolto appena dentro l’area James. Il pari siglato dall’islandese accende tutto il suo talento e al 38’ torna ad essere il letale uomo-assist che per poco non vizia il raddoppio dei suoi: tacco di James Rodriguez, Sigurdsson gliela restituisce in area con il colombiano che calcia potente ma trova l’ottima, e complicata, risposta di Lloris in due tempi.
Nel secondo tempo il Tottenham sembra entrare in campo con più convinzione, dopo una fase finale di primo tempo complicata, e cerca di ritrovare un vantaggio durato molto poco per gli uomini di Mourinho. Per farlo gli Spurs si affidano in particolare alla qualità, non solo sotto porta, ma anche da rifinitore di Harry Kane che in due occasioni inventa per i compagni. Al 52’ il 10 offre a Son che entra in area dalla sinistra, lasciando sul posto Keane, ma a tu per tu con Pickford viene chiuso in corner. Poco più tardi, al 56’, sempre Kane va via con il fisico, trova al limite Ndombelé che calcia con il destro ma la deviazione di Keane alza il pallone sopra la traversa. Ed è dallo stesso corner che l’Everton rischia molto con la girata sul primo palo di Alderweireld che colpisce la parte esterna del legno. Dopo aver lasciato la gestione agli Spurs, all’ora di gioco si sveglia anche l’Everton e lo fa trovando il gol subito cancellato, però, per il fuorigioco di Richarlison che aveva messo in porta dopo il lancio di Allan.
È il segnale soltanto di quanto accade al 62’: Coleman, entrato da pochi secondi, sfonda a destra e mette la palla a rimorchio dove Sigurdsson con il piattone sinistro insacca al volo per il 2-1 Everton. La rimonta completata da parte delle Toffees non va sicuramente bene a Mourinho, che non vuole rivivere quanto successo domenica contro lo United e decide quindi di dare la scossa inserendo Lucas e Lamela, con quest’ultimo che ci impiega quattro minuti ad entrare in partita. Al 68’ il Coco mette un gran cross al centro dove pasticcia, di nuovo, Keane con Holgate e il pallone arriva a Kane che come nel primo tempo gira in porta, fa 2-2 e aggiorna la statistica salendo a 12 gol in 12 sfide. Il capocannoniere della Premier potrebbe anche far meglio, addirittura con una tripletta, ma al 72’ il palo gli dice di no dopo una gran girata di testa sulla quale Pickford non ci sarebbe mai arrivato.
Il pari ovviamente non soddisfa nessuno e Ancelotti a 6’ dalla fine decide di giocarsi l’unica carta offensiva a sua disposizione: Joshua King. E per poco il norvegese non regala il successo al tecnico italiano: all’85’ le Toffees hanno una clamorosa doppia occasione con King che gira di prima ma trova il ginocchio di Lloris e sulla respinta arriva Richarlison in corsa ma spara alto.
È un 2-2 che in realtà non rende felice nessuno al termine dei novanta minuti. Per l’Everton è il terzo pareggio nelle ultime tre (con la vittoria che manca da più di un mese) e, nonostante la partita in meno, rischia di perdere il treno che porta alla Champions. Anche per il Tottenham di Mourinho il pari non aiuta in termini di morale e di classifica: gli Spurs restano settimi e devono sperare in un passo falso domani del West Ham per sperare ancora in un posto in Champions.
di Giorgio Freschi