Alberto Paloschi è sempre stato etichettato come l’eterna promessa del calcio italiano. Complice quell’esordio in Serie A con la maglia del Milan che lo vide andare a segno dopo soli 18 secondi dal suo ingresso in campo. Risolse la partita con il Siena e conquistò subito la fiducia di tifosi e compagni creando su di sé grandi aspettative per il futuro.

Ha girovagato per lo Stivale, con esperienze al Chievo, Atalanta, Spal, facendo tappa anche a Cagliari per un breve periodo. Senza mai trovare la giusta dimensione. Alti e bassi. Perdendo quella magìa che lo ha avvolto quando era appena maggiorenne. Le aspettative su di lui c'erano eccome, ma Paloschi si è perso nei meandri del calcio di provincia, non riuscendo mai ad esplodere. Carattere fragile? Si certo, ma anche tanta sfortuna, con continui infortuni che ne hanno minato la stabilità fisica e psicologica.

L'ESPERIENZA GALLESE

Ci ha provato ad imprimere una svolta alla sua carriera. Come quella volta nel 2016, quando Francesco Guidolin lo ha chiamato a sè allo Swansea, club gallese militante in Premier League. Nel mercato di gennaio è stato acquistato dai Swans per 10 milioni di euro, con i quali ha firmato un contratto dalla durata di tre anni e mezzo. Ha scelto di indossare la maglia numero '9'. Quella dei grandi attaccanti. Quella dei bomber che vivono per il gol. "Sono al settimo cielo, strafelice di poter intraprendere questa nuova esperienza. Qui voglio fare tanti gol e portare il club ad alti livelli", le parole di Paloschi in sede di presentazione.

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Presentazione di Alberto Paloschi allo Swansea - Photo by official Twitter Swansea

POCHE CHANCE PER IMPORSI

Ma in Galles, seppur allenato da Guidolin che lo apprezza come giocatore ed uomo, non è riuscito a dare il meglio di sè. Perchè ha giocato poco. Andrè Ayew, Eder e Bafetimbi Gomis sono stati più alti nelle gerarchie dell'allenatore, che spesso lo ha mandato in campo negli ultimi minuti delle partite. Non a caso, il suo esordio è avvenuto quattro giorni dopo la presentazione, ma a gara in corso, nella partita pareggiata per 1-1 sul campo del West Bromwich Albion, subentrando a Ki Sung-yueng. La prima gioia personale con la maglia dei Cigni si è fatta attendere qualche settimana, fino a quando a White Hart Lane andò a segno con il gol dell'1-2 per rendere meno amara quella sconfitta nel nord di Londra.

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L'esultanza dopo un gol di Alberto Paloschi - Photo by official Twitter Swansea

Dopo più di un mese, ha siglato il secondo gol, nel 2-2 col quale la sua squadra ha impattato contro lo Stoke City. Il bilancio dell'attaccante bergamasco a fine campionato non è stato brillante: 10 presenze e 2 gol. Bottino scarno. Non propriamente il cammino che si è augurato, nel momento in cui è sbarcato in Galles. Ma non ha avuto grosse possibilità di mettersi in luce nella città costiera gallese. E quindi Paloschi non ha sfondato. Percependo poca fiducia dall'ambiente, sempre un pò troppo distaccato dal giocatore italiano. Uno dei tanti. Non è riuscito a dimostrare il suo valore oltre la Manica, e ha quindi ha deciso di fare ritorno in Italia. L'eterna giovane promessa ha fatto così percorso inverso, dopo solo sei mesi di residenza in Premier League, giungendo nella sua Bergamo, e indossando i colori della sua squadra del cuore.

di Andrea Indovino