La bellezza della National League
Una bellezza
Ma quanto è bella la National League? Già è davvero una bellezza e in tutto il suo splendore la quinta serie inglese attira ogni anno sempre più curiosi. Ribattezzata anche Vanarama League si parla per l’appunto di quinta serie della piramide calcistica inglese. Nella competizione, si sfidano 24 club semi-professionistici che si danno battaglia per conquistare la promozione in League Two, ovvero la quarta serie. La National League è posizionata in cima alla gerarchia della Non-League, appena sotto la Football League che comprende Premier League, Championship, League One e League Two.
1979
La competizione, istituita di recente, prese forma nel 1979 con il nome di Alliance Premier League. Dopo ben 25 anni furono apportate delle modifiche e ci fu una suddivisione in due parti. Successivamente il torneo fu esteso alle 24 squadre con due retrocessioni equamente in Conference Norh e Conference South. Per il discorso promozioni la cerchia si restringe solo a pochi eletti, infatti sono solamente due le squadre a essere promosse in League Two, chi vince il campionato e chi si aggiudica i play-off.
Le londinesi impegnate nel campionato 2020/2021 di quest’anno sono il Barnet, il Dagenham & Redbridge, il Wealdstone, il Bromley e il Sutton United. Gli stadi sono degli impianti incredibili, piccoli e accoglienti con i tetti delle tribune a graticcio. Gli spettatori attaccati al campo soffiano sulle caviglie dei giocatori, e tra una birra e l’altra non perdono occasione per incitare i loro beniamini. Le case e gli alberi tutt’intorno danno quel tocco di magia in più. Spesso si assiste a risultati rocamboleschi, con partite che finiscono 4-3 o 5-4, insomma diciamo che le squadre non hanno paura di giocare a viso aperto.
Figlia di un calcio minore
Figlia di un calcio minore la National League si puó considerare a tutti gli effetti un torneo competitivo dove nessuno tira indietro la gamba e si lotta fino al 90esimo. Se mai vi dovesse capitare di voler vedere un match delle quinta serie inglese non consideratevi pazzi, ma solo inguaribili romantici innamorati del pallone.
di Davide Landi