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Chelsea e Leicester sono le protagoniste oggi dell'atto finale della 140esima edizione della Fa Cup, il trofeo più longevo e affascinante in quanto a materia calcistica: è Wembley il solito tempio sacro in cui oggi le due compagini, oltre a contendersi l'ambito trofeo, abbracceranno virtualmente i ventimila sostenitori "riammessi" a sostenere le proprie squadre del cuore. Ci sarà, come da consuetudine, anche il principe William, per quello che sarà l'ultimo test pilota in vista del ritorno regolare dei fan (17 maggio).

Curioso il destino dei due team che, dopo il match di oggi, si fronteggeranno martedì a Londra per quella che può definirsi un'altra finale: in palio non un trofeo, ma la (prestigiosa) qualificazione alla prossima Champions League. Ma quella, è un'altra storia. Oggi, si parla esclusivamente di Fa Cup. Trofeo che i blues proveranno ad alzare per la nona volta, mentre per le foxes è caccia al primo successo nella competizione. Per fare questo Rodgers conferma la difesa a tre, affidando a Castagne e Thomas la cura della fasce laterali e ad Ayoze Perez il compito di rifornire il tandem offensivo composto da Vardy e Iheanacho. Tuchel risponde con il modulo classico in cui Thiago Silva comanda il reparto arretrato, la coppia Kante-Jorginho quello di centrocampo e dove al trio Ziyech-Mount-Werner viene lasciato il compito di colpire la difesa avversaria. In porta confermato "l'uomo di coppa", Kepa Arrizabalaga. Arbitra il Signor Oliver.

Tanta intensità, poche occasioni

La prima notizia della giornata è l'inversione dei ruoli, in casa Chelsea, di James e di Azpilicueta, con il capitano spagnolo che va a tutta fascia con l'inglese abbassato nell'insolito ruolo di centrale destro: la scelta di Tuchel, probabilmente dovuta alla fisicità dell'attacco avversario, risulta felice perchè mai il giovane prodotto dell'Academy blues soffrirà il nuovo ruolo nei primi quarantacinque minuti. La seconda è che si comincia con il sole e poi, improvvisamente, la sopraggiunta pioggia, diviene, per un attimo, nubifragio. Ma è Londra, comes dire, e quindi questa non è una notizia. Le squadre si mostrano attente a lasciare poco spazio, con un pressing che diviene asfissiante nel momento della partenza dell'azione avversaria: questo concede poco spazio ai ventidue in campo che alla fine della prima frazione avranno, di fatto, reso spettatori non paganti i due numeri uno, Schmeichel e Arrizabalaga.

Tanta intensità, tanta corsa, tanta applicazioni, ma di veri tiri verso la porta neanche l'ombra. Entrambe le compagini arrivano più volte vicino al creare pericoli ma, errori in fase di rifinitura e l'attenzione delle fasi difensive, renderanno tutto vano. Per le foxes la chance migliore arriva nei primi minuti, con la girata volante di Vardy su cross di Castagne ribattuto da James, per i blues la possibilità migliore sarà legata agli sviluppi di un calcio d'angolo dove il morbido cross di Thiago Silva trova la deviazione di Werner che termina a lato privando, forse, la possibilità di intervenire al meglio posizionato Azpilcueta. Il Chelsea manovra meno del solito, puntando tutto, o quasi, sulla vena ispirata del solito Mount e sui continui movimenti in verticale di Werner cercato sempre( forse troppo) dalla manovra londinese. Il pareggio con cui si chiude il primo tempo è specchio limpido di ciò che si è visto sul terreno di gioco.

Tielemans e poi tante polemiche

Al settimo minuto della ripresa arriva la prima parata, seppur semplice, dei portieri, con Schmeichel che blocca il colpo di testa di Alonso sul cross di Kantè, ma sarà il Leicester ad iniziare meglio la ripresa, con varie situazioni pericolose che la difesa londinese riuscirà però ad arginare. Tutto fino al quarto d'ora quando, su una palla mal giocata da James, la ripartenza delle foxes porta la sfera sui piedi di Tielemans, che con un grande destro dalla distanza non lascia repliche ad Arrizabalaga per il vantaggio dei suoi. La gara si mette nelle condizioni ideali per il Leicester, ora in grado di chiudere ancor di più le linee per poi colpire in contropiede: Tuchel prova a cambiare qualcosa, inserendo prima Pulisic e Chilwell (per Ziyech e Chilwell)e poi Havertz per Jorginho, abbassando Mount al ruolo di centrocampista centrale.

L'occasione per pareggiare arriva poco dopo, con il colpo di testa dell'ex Chilwell su cross di Kantè che non diviene letale solo per il grande intervento di Schmeichel( in combinazione con il palo); I blues buttano dentro anche Hudson-Odoi e Giroud, ma sarà di Mount a tre dalla fine l'occasione più grande, ma sul sinistro dell'inglese sarà ancora una volta straordinario Schmeichel che con un intervento a mano aperta negherà il pareggio agli avversari. Quando tutto sembra finito, il Chelsea trova il pareggio con Chilwell, ma il VAR annullerà poi la rete per un millimetrico fuorigioco del terzino britannico. La gara non racconterà più nulla, celebrando il Leicester che, nella notte di Wembley, alza la sua prima Fa Cup. Dopo il 2016, un altro pezzo di storia

Pierluigi Cuttica