"The most brutal game": storia della rivalità tra Chelsea e Leeds
La rivalità
Questa è la storia di una sfida che nonostante non si disputi da tempo, racchiude in sé un mondo di racconti, non tutti prettamente calcistici o lusinghieri.
La rivalità tra le due tifoserie, nonostante le 200 miglia di distanza, ha difatti segnato le cronache a cavallo tra la fine dei anni sessanta ed inizio degli ottanta: reti, scontri, trofei e violenza le peculiarità di un antagonismo tra i più forti di oltremanica. Manifesto per antonomasia di ciò la finale di Fa Cup del 29 aprile 1970, ribattezzata, "The most brutal game": Il nome dice già tutto, ma merita di essere chiarito. Partiamo col dire che, in realtà, la finale ebbe luogo a Wembley l'undici aprile ma, il 2-2 finale, costrinse ad un replay( prima volta dal 1912) diciotto giorni dopo. Per problemi di ordine pubblico fu deciso di cambiare la locazione così, per l'unica volta dal 1923, la finale fu giocata in uno stadio diverso da Wembley, all'Old Trafford di Manchester.
28 milioni di telespettatori
L'evento fu visto da più di 28 milioni di telespettatori, risultando il secondo maggiore ascolto per uno spettacolo televisivo( dietro solo alla finale della Coppa del mondo di quattro anni prima): la gara fu vinta per 2-1 dal Chelsea, primo successo nella competizione per il club, ma sarà ricordata per lo spaventoso numero di falli, scorrettezze ed interventi pericolosi. Talmente forti furono quelle immagini che nel 1997, ventisette anni dopo, una serie di arbitri rianalizzò le immagini: secondo gli stessi, attenendosi al regolamento, l'arbitro della gara (il Signor Eric Jennings) avrebbe dovuto decretare 6 espulsioni e 18 ammonizioni. Praticamente quasi tutti i giocatori in campo. Per la cronaca, non fu decretata nessuna espulsione.
L'ostracismo tra i due club continuò per i decenni successivi( nel 1982 il tabellone di Stamford Bridge fu distrutto dal vandalismo della tifoseria ospite), per scemare con l'inizio del nuovo secolo: il motivo non fu una mitigazione tra le due tifoserie, ma "l'impossibilità nell'incontrarsi" per i gravi problemi che colpirono il Leeds e che allontanarono le Whites dai nobili palcoscenici. L' ultimo incontro ufficiale tra le due squadre difatti risale al lontano 19 dicembre 2012, quando i Blues espugnarono Elland Road per 5-1 nel quarto turno della coppa di lega.
Per arrivare a domani, 5 dicembre 2020. Data che i tifosi delle due squadre, perlomeno quelli con qualche anno in più sulle spalle, avranno segnato sul taccuino sin dall'uscita del calendario; proprio nella giornata in cui StamfordBridge, dopo mesi di silenzio, potrà riabbracciare 2000 anime blues. Chiamiamole, coincidenze.
Ma se Chelsea e Leeds non hanno potuto incontrarsi nelle ultime stagioni, lo stesso non può dirsi per i due tecnici, Frank Lampard e Marcelo Bielsa, affrontatisi più volte nel recente passato: in uno di questi, nel 2019, si scrisse un altra pagina dell'infinito libro di racconti che il calcio inglese regala, sul campo e non.
Spygate
Spygate. Così venne ribattezzato dalla stampa inglese l'avvenimento accaduto prima del match tra Leeds e Derby County, allenato allora da Lampard, valevole per la 27esima giornata di Championship: nelle ore precedenti la gara un personaggio sospetto vacante nella struttura dei Rams, allertò le attenzioni della sicurezza che, una volta chiamata la polizia, identificò il soggetto come dipendente del Leeds. Bielsa, interpellato sulla questione, non esitò a confermare, aggiungendo peraltro come quella non fosse stata la prima volta di tale "tattica". "El loco" vinse sul campo( 2-0), ma perse al tavolo della giustizia, con un assegno di 200mila sterline decretato dalla English Football League come multa adeguata all'irregolarità. Lampard perse sul campo, ma vinse in signorilità , ieri, come oggi: "Lo rispetto, rispetto il Leeds, sono solo concentrato sul match di domani. Non voglio parlare di questo, è passato tanto tempo, guardo a lui ora e di quanto ha fatto bene al Leeds". Queste le parole del tecnico dei blues nella conferenza stampa di una gara ricca di insidie per la squadra del sud-ovest londinese: il Leeds ha dimostrato, da neopromossa, di essere squadra vera anche in questo inizio di Premier, sottraendo punti ad Arsenal, City, Everton e rischiando di farlo anche con i campioni del Liverpool( pirotecnico 4-3 ad Anfield). La compagine del tecnico argentino palleggia,corre, pressa e, quando c'è bisogno, usa le maniere forti. Il Chelsea è avvisato.
Lampard ne è a conoscenza e sa quanto sarà importante scegliere il giusto "starting xi"; la vittoria in Champions ha dimostrato al tecnico di Romford la bontà di una rosa sia dal punto di vista fisico( tutti disponibili), che da quello mentale(tutti remano nella stessa direzione). Ora toccherà a lui indovinare scelte che, se in alcuni ruoli sembrano ben indirizzate, in altri lasciano mille possibilità: davanti a Mendy ci sarà la difesa "titolare".
James-Zouma-T.Silva-Chilwell, a centrocampo rientreranno sicuramente Kante e Mount, in attacco quasi certi del posto Ziyech e Werner. I due posti vacanti saranno i dubbi che Lampard si porterà sino a poche ore dal match: Jorginho, Kovacic, Havertz, Pulisic, Hudson-Odoi, Abraham, Giroud. Nomi importanti. Scelte importanti. Un comune denominatore: vincere.
di Pierluigi Cuttica