La storia di Kerry Dixon, icona romantica del Chelsea
Poco conosciuto
Kerry Dixon è un bomber del Chelsea probabilmente poco conosciuto e apprezzato dai tifosi. Fece il suo esordio in campionato col Reading, Club a cui fu ceduto dal Dunstable per 20.000 £. Durante la sua carriera come giocatore di Terza Divisione inglese, segnò 51 goal in 116 partite, di cui 4 nella sconfitta per 5-7 contro il Doncaster Rovers. Terminato il suo ciclo coi "Royals", nell'Agosto 1983 si trasferì al Chelsea di John Neal per la cifra di 150.000 £, con una clausola rescissoria di ben 25.000 £, gran cifra per l'epoca. L'impatto del giocatore fu immediato: segnò la sua prima rete con la nuova maglia nel debutto contro il Derby County, aggiungendo poi ben 32 marcature durante la stessa stagione e consentendo così alla squadra di vincere la Second Division. Contro il Leeds United, realizzò la sua prima tripletta nel 5-0 finale. Durante l'annata successiva, divenne capocannoniere del Campionato assieme a Gary Lineker, con 24 reti. In una partita di Carling Cup contro il Sunderland riuscì a totalizzare addirittura otto segnature !
Problemi muscolari
A causa di parecchi problemi muscolari, durante la stagione 1985/86, non riuscì a dare il meglio di sé, ma, nonostante ciò, la squadra riuscì comunque a conseguire un sesto posto. Per una serie di circostanze sfortunate, tra le quali i sempre più frequenti infortuni della sua punta di diamante, l'annata seguente il Chelsea retrocesse in Second Division, per poi rientrare nel 1988/89 in massima serie: il centravanti dei "Blues" tornò ad essere quello dei vecchi tempi, con ben 25 marcature totalizzate. Dixon raggiunse un' ottima forma anche durante la stagione successiva, con 26 gol segnati ( indispensabili per il quinto posto della squadra ) e una tripletta contro il Millwall.
193 reti
Con ben 193 reti durante la sua carriera coi londinesi, ricopre tuttora il terzo posto nella classifica dei migliori marcatori di sempre del Club, superato solo da Bobby Tambling e Frank Lampard. Dixon venne ceduto al Southampton nel 1992 per 575.000 £, raccogliendo solo 9 presenze e 2 goal. Nel Febbraio 1993 abbandonò già la nuova squadra per unirsi a quella della città natale, il Luton Town, con la quale andò in rete complessivamente 20 volte in 88 partite. Nel Marzo 1995 finì al Millwall per la modica cifra di 5.000 £: dopo 9 goal in 31 match disputati, abbandonò i "Lions", abbracciando la causa del Watford, con il quale collezionò 11 presenze, senza però segnare nemmeno una volta. La successiva carriera di allenatore al Doncaster Rovers, all' Hitchin Town e al Dunstable si è rivelata a dir poco mediocre. Attualmente collabora col Chelsea, soprattutto in veste di commentatore del canale tematico. La dipendenza dal gioco d'azzardo lontano dall'area di rigore è costata all'ex attaccante inglese molto di più del semplice fallimento finanziario.. Ha sprecato "migliaia e migliaia" di sterline, arrivando alla bancarotta, la perdita di tre case, il crollo del suo matrimonio, un viaggio nel tunnel della droga e quattro mesi di carcere per aggressione.. Ha confidato alla BBC Sport : "Il gioco d'azzardo è stato la mia rovina, ma l'ho fatto per tutta la vita. Credo sia nel mio DNA. È qualcosa in me che forse mi ha reso il famoso calciatore che ero. Era la spinta, la volontà di vincere, la necessità di segnare.
Le bollette
Quando gioco, voglio sempre vincere". La risalita sembra scoraggiante.. Paga le bollette lavorando come assistente di un ingegnere del riscaldamento - raccordi per tubi, lavori di caldaia e "vari altri pezzi". "Comunque lo descrivi, sono un assistente", spiega. E spera che l'uscita della sua autobiografia sia un processo catartico, che lo aiuti a tracciare una linea di demarcazione sotto i brutti momenti e lo faccia tornare a lavorare nel calcio. Sia il Chelsea che l'Associazione dei calciatori professionisti sono stati di grande aiuto nei confronti di Dixon, ma la battaglia è ancora in corso. Bobby Barnes, vice amministratore delegato della PFA, ha dichiarato a BBC Sport: "Kerry è una lezione oggettiva su come un giocatore può cadere in disgrazia. Ma ha anche dimostrato un'incredibile forza di carattere, perché la cosa più difficile a volte è fare quel passo in più, ammettendo che hai bisogno di aiuto e hai un problema. Ci è voluto un po 'di tempo, ma ha abbracciato a pieno quello che abbiamo cercato di fare per sostenerlo. Abbiamo fatto il possibile, e continueremo.
Bruce Buck
Il Presidente Bruce Buck del Chelsea si è rivelato estremamente partecipe. Dixon si è trattenuto in varie circostanze, ma non per molto.. Ha persino scommesso 130.000 £ in meno di una settimana, una cifra considerevole adesso, figuriamoci negli anni '80. É stato letteralmente salvato dal numero 1 del Chelsea di allora, Ken Bates, che ha "messo una pezza" col bookmaker coinvolto.. E ancora Dixon: "sono fiducioso che i giorni del gioco d'azzardo pesante per me siano finiti, ma non lo so per certo, un alcolizzato dice che non berrà mai un altro drink ma in realtà non è sicuro. Molti ex calciatori come me si sono ritrovati a non avere più un soldo in tasca: non perdano tempo e chiedano aiuto alle strutture preposte per aiutarci. Attraverso dei programmi di riabilitazione personalizzati mirano a restituirci la dignità perduta e dare un senso significativo alla nostra vita quando salutiamo le platee che da sempre ci hanno acclamato".
di Vincenzo Felici