Alla scoperta dell’EFL Trophy
Solo per veri appassionati
Oggi noto comePapa John’s Trophyper motivi di sponsorizzazione, l’EFL Trophyè un torneo poco noto alle latitudini italiane, una competizione che tuttavia scalda i cuori di tanti appassionati di calcio inglese in tutto il mondo.
La storia
Inaugurata nella stagione 1983-1984, questa coppa ha subito vari cambi di nomi a causa dei vari sponsor che si sono avvicendati ed alcune modifiche del format, l’ultima delle quali entrata in vigore a partire dalla stagione 2016-2017. Se per anni le uniche formazioni partecipanti erano le48 squadrediLeague OneeLeague Two, oggi i club iscritti sono ben 64 con l’aggiunta di 16 squadre Under21 di altrettanti club di Premier League e Championship considerati ad alto standard.
Dato che molti degli incontri del torneo si giocano, soprattutto ad inizio stagione, in turni infrasettimanali, la manifestazione ha sempre adottato una politica volta a minimizzare le distanze che i club devono percorrere per le trasferte. Così, anche qui con vari cambi di format, si è sempre adottato un approccio regionale, l’attuale struttura della manifestazione prevede gironi su base regionale e sorteggio libero, privo da vincoli di provenienza geografica, soltanto dai quarti di finale in poi.
Alcuni numeri
L’albo d’oro della competizione vede il Bristol City in testa a quota tre successi, seguito da Carlisle United, Birmingham City, Blackpool, Port Vale, Stoke City, Swansea City e Wigan Athletic a quota due. Curiosamente, l’EFL Trophyè una delle poche competizioni che nessuna londinese ha mai vinto, vedremo se il Sutton United diventerà la prima formazione capitolina a riuscire nell’impresa.
Le finali
In finale le vittorie più nette di sempre sono state ottenute da Blackpool, Southampton e Bolton Wanderers, le quali superarono, sempre per 4-1 Cambridge United, Carlisle United e Torquay United rispettivamente. Il trofeo si è anche assegnato due volte alGolden Goal, tre volte ai supplementari e due volte ai calci di rigore.
diMichele Mele