In quest’analisi andremo ad approfondire tatticamente il Crystal Palace di Patrick Viera nell’ultima sfida, quella giocata proprio contro l’ex squadra dell’allenatore francese, l’Arsenal.Il Match è terminato 2-2 con i gunners hanno riacciuffato all’ultimo secondo i “Glaziers”.
Il Crystal Palace si dispone con un 4-3-3 con modulo base, che in fase di impostazione diventa 3-2/ 2-3, ovvero 3+2 costruttori, 2-3 invasori dello spazio.

L’altra opzione utilizzata in fase di uscita bassa prevede l’utilizzo del non affidabilissimo portiere Guaita l’allargamento dei due centrali difensivi, lo scaglionamento di due cc e l’avanzamento dei terzini e di una mezz’ala in zona di rifinitura ( Gallagher).

La squadra di Arteta è celebre per un pressing ultra-offensivo. In questa situazione tattica il Crystal Palace ha cercato sempre un’uscita laterale. Lo sviluppo si è rivelato molto efficace, coinvolgendo 4 uomini. L’abbassamento di Ayew crea lo spazio di inserimento per la mezz’ala che riceve dal centrocampista centrale.

La squadra di Vieira nella sua produzione offensiva utilizza raramente la zona di rifinitura preferendo o l’inserimento delle mezze ali alle spalle della difesa avversaria o più frequentemente l’appoggio su uno dei tre attaccanti. Gli uomini deputati ad occupare la “terra di mezzo” tra difensori e centrocampisti sono due: Edouard si abbassa mentre il classe 2000, Conor Gallagher sale e svaria alle spalle dei centrocampisti avversari.

Per quanto riguarda l’attacco alla linea, l’uomo centrale è Benteke che viene frequentemente cercato dai compagni. Nel frame l’attaccante ha due possibilità: lo scambio con Gallagher o il filtrante per Edouard.

Due gli estratti anche per la fase difensiva. La prima evidenzia la pressione dei ragazzi di Selhurst Park mostra un atteggiamento non speculativo e anche un errore, spesso ripetuto nel match. Edouard, Benteke e Ayew salgono correttamente sui difensori avversari. Milivojevic e McArthur, sono troppo ravvicinati e praticamente pressano lo stesso uomo lasciando spazio Partey.

L’ultima immagine riguarda l’atteggiamento difensivo della squadra nel suo complesso. Numericamente potremmo definire il modulo un 4-5/1 con un solo uomo sopra la linea della palla. Gli esterni d’attacco si collegano ai centrocampisti, i terzini, come la tattica ci insegna, stringono verso il centro. Nel particolare vediamo la rottura della linea dei centrocampisti da parte di Milivojevic sul regista opposto.
diUmberto Zimarri