È fine novembre del 2018 e la mia esperienza a Londra è quasi agli sgoccioli prima di rientrare in Italia. È una delle ultime settimane nella capitale inglese, se non ricordo male proprio l’ultima, prima di prendere l’aereo e fare ritorno a casa. 
La malinconia di lasciare una città che ormai mi è entrata dentro e mi ha conquistato inizia a farsi sentire e sento che non posso salutare Londra senza vedere ancora uno stadio e una partita. 

Il Dagenham & Redbridge

È un martedì pomeriggio come tanti e per dare un po' di senso a quella nuvolosa giornata decido di fare visita al Dagenham & Redbridge, club che milita in National League, quinta serie della piramide del calcio inglese. La squadra risiede nel quartiere di Barking, nella parte est di Londra (zona 5). Il club, nato da poco, ha fatto il suo debutto nel 1992 grazie alla fusione di quattro squadre di livello amatoriale: l’Ilford, il Leytonstone, il Walthamstow Avenue e il Dagenham

Dagenham
Victoria Road, stadio del Dagenham & Redbridge - Photo by Il Calcio a Londra

Il Victoria Road

Il viaggio di quasi un’ora dal centro della città, lungo la District Line, non mi spaventa, mi trovo un posto comodo in metro, indosso le cuffiette e ammiro il panorama che cambia velocemente. Lascio il centro affollato di negozi, ristoranti, pub per un sobborgo con piccole abitazioni di uno o due piani. La frenesia della metropoli lascia il posto alla tranquillità di un quartiere di periferia.
Giunto a destinazione, esco dalla stazione giro a sinistra e dopo una decina di minuti a piedi, tra due case, quasi improvvisamente, si apre un vialone che porta allo stadio, il Victoria Road, casa del Dagenham & Redbridge. 

Di visitatori da quelle parti non sembrano arrivarne di frequenti, un piccolo container è la sede dello store in cui entro e trovo a lavorare un ragazzo poco più che ventenne. Come sempre porto via un souvenirs di quello stadio, una calamita che custodisco gelosamente.
Il vero obiettivo però ora è un altro, riuscire ad entrare allo stadio. La segreteria in quell’occasione è chiusa ma il destino mi fa un regalo, incontro per caso uno dei dirigenti a cui chiedo se è possibile fare qualche foto all’interno. Sarà che parlandoci mi confessa le sue origini italiane o che visitatori da quelle parti non se ne vedono molti, fatto sta che la mia richiesta viene accolta. Facciamo un giro dello stadio, delle tribune e per qualche fortuita circostanza vengo invitato alla partita che il Dagenham il giorno dopo giocherà in casa contro l’Havant & Waterpoolville.

Dagenham & Redbridge
Victoria Road, casa del Road Dagenham & Redbridge

La partita

Non mi faccio scappare l’occasione e così l’indomani accetto l’invito e nonostante sia una sera fredda ed umida accompagnata dalla classica pioggia inglese non mi fermo, emozionato per l’invito ricevuto. A differenza del giorno prima, questa volta il viale che porta allo stadio è decisamente più affollato, i tifosi non sono tantissimi, il Victoria Road ha una capienza di circa 6000 posti e a dirla tutta quella sera registra un numero di spettatori davvero basso.
Ritiro il mio biglietto e faccio il mio ingresso allo stadio, il posto riservato è nella tribuna centrale, proprio sopra le panchine, tanto che per salire le gradinate passo un palmo dai giocatori.
L’atmosfera della gara è diversa da quella della più ricca e blasonata Premier League, i giocatori prima di entrare allo stadio passano tra i tifosi e non mancano selfie e autografi, alle mie spalle in tribuna a commentare la partita ci sono radio locali e non pay tv di livello internazionale che trasmettono la partita in tutto il mondo. In ambienti e stadi come questi si respira ancora lo spirito del calcio d’altri tempi, delle radioline, dell’odore dei panini.

Dagenham & Redbridge
Victoria Road, stadio del Dagenham & Redbridge - Photo by Il Calcio a Londra via Lorenzo Petrucci



Sarà per il freddo o per la gara disputata di sera di un giorno lavorativo ma lo stadio non ha per nulla il tutto esaurito, la tribuna centrale è piena per buona parte ma negli altri settori gli spazi liberi sono numerosi. 
L’ingresso in campo delle squadre è accompagnato dallo speaker che annuncia le formazioni.
La pioggia non smette di scendere e l’umidità di quella sera taglia le ossa, così a fine primo tempo aspetto il fischio dell’arbitro un po' come gli stessi giocatori in campo e mi dirigo dritto verso il bar dello stadio. L’immagine che mi aspetta è quasi da taverna, da circolo ricreativo, una grande stanza con una ventina di persone sedute ai tavoli a bere qualcosa di caldo o i più coraggiosi una birra, un televisore dalle piccole dimensioni trasmette i risultati di quel turno infrasettimanale. Prendo un thè caldo più per riscaldarmi le mani che per berlo e faccio il mio ritorno in tribuna.

Dagenham & Redbridge
Victoria Road, stadio del Dagenham & Redbridge - Photo by Il Calcio a Londra via Lorenzo Petrucci



La partita finisce 3-1 per Dagenham che anche grazie a quella vittoria terminerà la stagione con una tranquilla salvezza. 
Io esco dallo stadio e alla stazione incontro anche alcuni dirigenti della squadra di casa che rientrano alle proprie case, segno di un calcio minore ma non per questo meno bello. Era proprio questo quello che cercavo prima di tornare a casa. 

 

di Lorenzo Petrucci