L'avventura al Crystal Palace di Nicola Ventola
Da Bari a MiIano
Nasce a Grumo Appula, Bari, il 24 Maggio 1978. Pugliese doc, inizia la carriera calcistica nel Bari. Dal San Nicola al Dall’Ara di Bologna, passando per l’Atalanta per poi arrivare all’Inter, nel 2001, la grande occasione della vita. Attaccante di razza, veloce, grande senso del gol ma i tanti, troppi infortuni ne complicano la carriera. L’Inter di Nicola Ventola è quella dei sogni, con Baggio e Ronaldo, il talento barese però gioca poco causa problemi fisici. Dopo un paio di stagioni all'ombra della Madonnina i nerazzurri decidono di girarlo in prestito al
Siena con cui Ventola mette a segno 4 reti in 28 partite.
Londra e la Premier League
In estate rientra nelle fila dell’Inter di Mancini che lo butta dentro nel preliminare di Champions League contro il Basilea, Nick Ventola entra al 64’ al posto di El Chino Recoba. Una ventina di giorni dopo Nicola viene ceduto al Crystal Palace insieme al difensore uruguagio Gonzalo Sorondo, inizia così la sua nuova avventura in Premier League. Il 31 Agosto 2004 Nicola saluta momentaneamente l’Inter e vola a Londra, nel profondo Sud della capitale britannica, la città del calcio.
L’accordo con le Eagles prevede l’opzione di rinnovo per una seconda stagione in caso di salvezza conquistata dal club londinese. Londra, la Premier e le squadre più prestigiose del mondo, Ventola respira calcio e le aspettative dei tifosi south-londoners sono altissime.
I maledetti infortuni
Purtroppo i maledetti infortuni frenano ancora l’entusiasmo di Nicola che, ancora una volta, vede infranti i sogni di gloria. In un’intervista rilasciata qualche tempo fa l’ex giocatore ha dichiarato: “Gli infortuni hanno condizionato la mia permanenza al Crystal Palace e il calcio inglese non ha mai visto il vero Nicola Ventola. È un mio rimpianto e mi dispiace non aver potuto aiutare questo fantastico club e i miei compagni di squadra a restare in Premier League". In quella stagione in Inghilterra ho perso 5 mesi a causa di un infortunio e quando alla fine sono tornato, ho dovuto lottare per ritrovare il 100% della condizione, e sappiamo tutti quanto sia fisicamente impegnativo il calcio inglese".
Selhurst Park
Il destino peró riserva all’attaccante un’altra occasione e l’allenatore Ian Dowie si affida proprio a Ventola nella penultima partita del Palace contro il Southampton, match decisivo ai fini della salvezza. Il Selhurst Park ribolle come una pentola a pressione, il solito tifo caldo del South London carica l’atmsofera, tutto esaurito in ogni ordine di posto. È il 7 Maggio 2005 e le Eagles hanno bisogno di fare risultato contro i Saints per salvarsi. La partita inizia con il Palace in avanti, al 34’ arriva il vantaggio dei londinesi con la rete del difensore Fitz Hall che sblocca il risultato. Passano tre minuti e Peter Crouch trova la rete del pari. Il secondo tempo è un’autentica battaglia, partita nervosa con due espulsi, uno per parte.
La rete contro il Southampton
L’allenatore Dowie deve dare la scossa e al 64’ butta nella mischia proprio il grande atteso, Nicola Ventola. Il barese subentra dalla panchina al posto di Popovic e dopo otto minuti accade l’imponderabile. Ventola brucia la difesa dei Saints e s’invola verso l’area avversaria, scatto poderoso e tiro forte, preciso e angolato con la palla che si insacca alle spalle dell’estremo difensore Niemi. Il Selhurst Park esplode, Ventola corre a prendersi l’abbraccio del suo pubblico e di uno stadio intero, magia, poesia, passione. Il 2-1 vale la salvezza delle Eagles ma allo scadere arriva il pareggio degli ospiti.
Bye Bye London
Per una serie di risultati sfortunati all’ultima giornata il Palace retrocede in Championship. Finisce anche l’avventura di Nick Ventola in terra inglese e l’attaccante saluta il South London per trasferirsi all’Atalanta. Se non fosse stato per quei maledetti infortuni Ventola avrebbe avuto decisamente un’altra carriera e a Londra lo sanno bene. Il gol ai Saints poteva essere il gol della vita, salvezza e rinnovo per un altro anno con le Eagles, invece... Quel ragazzo con la maglia numero 27 che il 7 Maggio 2005 fece impazzire Selhurst Park, nonostante tutto, è rimasto ancora oggi nel cuore dei tifosi londinesi.
di Antonio Marchese