Prendete carta e penna e segnatevi bene questa data: 7 Febbraio 1970.

Pochi uomini hanno la capacità di sfruttare al massimo il dono di avere un talento da campione, e ancora meno hanno la capacità di vivere la vita come un finale di coppa perenne, con esuberanza e voglia di essere un pioniere. Best ha vissuto ogni minuto come se fosse il novantesimo. Il fuoriclasse di Belfast rappresenta ciò che il bene e il male della fama calcistica possono fare a un giocatore. Best è un uomo che ha distrutto tanti ponti quanti ne ha costruiti. Nonostante non abbia mai giocato un Mondiale né un Europeo, Best ha inciso il suo nome nella mente e nel cuore delle masse di calcio.

George Best
George Best - Photo by Wikimedia Commons

7 Febbraio del 1970

Il 7 Febbraio del 1970, George Best si rese protagonista di una performance fuori dall’ordinario nel match tra il suo Manchester United e il Northampton Town. Il fuoriclasse nordirlandese, all’epoca 24enne, mise a segno ben sei reti nel match valevole per il quinto turno di FA Cup. Al County Ground, Best fece vedere i sorci verdi alla difesa avversaria. Kim Book, portiere del Northampton dichiarò: “Nemmeno il muro di Berlino avrebbe potuto fermare Best quel giorno“. Ray Fairfax, il marcatore del Quinto Beatle, affermò con il consueto homour britannico: “Sono riuscito a stargli vicino solo quando ci siamo stretti la mano a fine partita“.

L’ultimo calciatore dello United ad aver segnato 6 gol in una partita era stato Harold Halse nella Charity Shield del 1911.

28 giorni di squalifica

Best, che era tornato da 28 giorni di squalifica, dichiarò prima della partita di essere molto preoccupato che lo United perdesse, anche con lui in campo. A margine del match, Sir Matt Busby, tornato in panchina dopo un’operazione, esclamò sicuro: “George Best è indubbiamente il calciatore più forte al mondo”. In Europa si divideva lo scettro con Johan Cruyff e Gerd Müller, mentre in Brasile c’erano ancora Pelé (seppur quasi 30enne) e un Jairzinho all’apice della carriera.

George Best
George Best - Photo by The Irish Time

I Red Devils si fermarono in semifinale di quell’edizione di FA Cup, battuti dal Leeds dopo due “replay match”, ma quei sei gol del Quinto Beatle resteranno un capitolo indelebile nella storia di tutti gli appassionati della Coppa d'Inghilterra.

di Vincenzo Di Maso