Marine - Tottenham, dietro le quinte della partita dell'anno
C'era grande attesa al campo del Marine FC, squadra di ottava divisione inglese, per la gara di FA Cup contro il Tottenham. Il risulato, si sapeva, non sarebbe potuto essere messo in discussione dai dilettanti che hanno comunque rappresentato con dignità la ridente Crosby, cittadina alle porte di Liverpool, distante appena nove chilometri da Anfield Road. E infatti, la partita è terminata tanto a poco. 5 a 0 per gli uomini di Josè Mourinho, che in carrozza hanno staccato il pass qualificazione al quarto turno della Coppa più antica ed affascinante al mondo.
Seppur la gara si sia giocata a porte chiuse, il Marine ha potuto godere per tutti i 90' del calore della propria gente. Con i fans della piccola squadra di ottava serie inglese che abitano proprio oltre la recinzione dello stadio. Hanno seguìto la partita dal cortile di casa, ed è stato facile come organizzare un picnic all'aperto. C'erano occhi dappertutto. Con tifosi affacciati ai balconi dei salotti, in piedi sui divani, per assicurarsi la migliore visuale possibile. Che strana sensazione. 'Ehi, dai sù affacciati, c'è Bale pronto a calciare una punizione'. Le case poste di fianco al Rossett Park, e proprio il terreno di gioco adiacente, per una sera sono diventati il centro del mondo. Tifosi che hanno supportato i propri beniamini in tanti modi, anche con cartelloni simpatici incollati alle finestre dei salotti di casa. Offrendo comunque rispetto per gli ospiti, che per una sera non si sono chiamati Kendal Town, Pontefract Collieries o Marske United.
Sugli alberi hanno fatto capolino i ragazzini, qualche gruppetto di fanciulle sui balconi delle case hanno sorseggiato del vino rosso, tra chiacchiere, risate, e di tanto in tanto un'occhiata alla partita. E le immancabili trombette, che hanno preso di mira gli avversari ogni qualvolta si sono apprestati a battere un calcio d'angolo o una rimessa laterale sotto la schiera di case confinanti con il terreno di gioco.
Troppo piccole le panchine del Rossett Park. Ed ecco che lo Special One si è dovuto accomodare su una sedia a bordo campo, soluzione d'emergenza. Proprio davanti a due donne che si sono fatte 'accompagnare' da un bicchiere di buon vino bianco.
E Mourinho ha dovuto anche 'sopportare' la visita di un tifoso illustre. E' spuntato dalla recizione di un giardino, addirittura Jurgen Klopp, non di carne ed ossa, chiaramente. Ma un cartonato ad altezza naturale. Rimasto in presenza per tutto l'arco del match, di fianco ad un tifoso del Marine, e molto probabilmente del Liverpool, distante come detto un tiro di schioppo da Crosby. Considerando anche lo sciarpone dei Reds con il quale il simpatico protagonista si è difeso dal freddo tagliente.
Proprio restando in tema 'kloppiano', c'è stato anche chi, approfittando della presenza della BBC, ha optato addirittura per un annuncio di tipo passionale. 'Salve a tutti. A causa di circostanze impreviste, sono single e sono pronta a tuffarmi in altre esperienze. Qualcuno ha il numero di Klopp?'. Ovviamente, la geniale scenetta è stata ripresa più volte dalle televisioni, e chisà se le immagini siano arrivate anche a casa del tecnico del Liverpool. Che uno dei suoi soliti sorrisi di certo non se lo è risparmiato.
Un'altra immagine che ha fatto il giro del web è arrivata dal civico 29. Dove una signora ha approfittato della serata speciale per farsi fare gli auguri dal mondo intero. Un compleanno speciale, imprevisto. Divertente, in questo periodo, che di divertimento ne offre ben poco.
Le attenzioni, di chi scrive, ma penso un pò di tutti voi, sono state catturate più dal contesto che ha circondato Rossett Park, che da ciò che è accaduto in campo. Con i commessi, gli elettricisti, i farmacisti, i baristi del Marine Fc capaci di reggere poco più di 20' prima di subìre la tempesta degli Spurs. Prevedibile. Come l'acquazzone dopo il brontolìo di un tuono. Ma ciò che resta, dopo che i riflettori si sono spenti e la gara è finita agli archivi, è il fascino senza tempo del calcio inglese. Che ne esce ulteriormente rafforzato, ogni qualvolta manda in scena serate così, incredibilmente romantiche.
di Andrea Indovino