Sotto il Tamigi

Sotto il Tamigi c’è un mondo tutto da scoprire. Allontanandoci dal rumore e dal caos della City vi porteremo nel Sud-Est di Londra, alla scoperta di Dulwich, un quartiere elegantissimo, simile a un villaggio stile primi del ‘900, con boutique e negozietti d’antiquariato. Prendiamo come riferimento il centro di Londra, Westminster. Oggi niente Tube, tenendo sempre a portata di mano la nostra Oyster Card, ci dirigiamo allo Stop Westminster Station Bridge Street Stop H, dove prenderemo il Bus 148 con destinazione Camberwell; solitamente si trovano sempre posti vuoti, soprattutto nelle ore mattutine. Dopo tredici fermate si scende, Denmark Hill Camberwell Green Stop P. Ci immergiamo in un mondo nuovo, fatto di verdi radure e case con i tetti a graticcio, per un instante sembra di essere in Alsazia. Rimanendo esattamente alla stessa fermata ci basta attendere il Bus 40 per Dulwich Village, per poi scendere alla settima fermata, ossia Quorn Road Stop L. Attraversando il St Francis Park, dopo 4 minuti di cammino ci troviamo in una viuzza dal nome Edgare Kail Way, dove sorge il Champion Hill. Durata del viaggio: 45 minuti circa.

Dulwich Hamlet
Dulwich Hamlet - Photo by Antonio Marchese

Lorraine “Pa” Wilson

Nel lontanissimo 1893 uno scellino e otto pence furono sufficienti a Lorraine “Pa” Wilson per fondare una piccola squadra di calcio, dal nome Dulwich Hamlet. Il piccolo club riuscì a ritagliarsi un angolino di terra dove giocare le partite casalinghe, nel primo storico impianto, il Woodwarde Road. La struttura non aveva spogliatoi, obbligando i giocatori ad attraversare il quartiere a piedi prima e dopo le partite, portando con loro i pali delle porte e le bandierine dei corner, un calcio antico e d’altri tempi. Il Dulwich iniziò il suo percorso calcistico con alcune competizioni amichevoli, sino a quando, nel 1899, la squadra divenne uno dei membri fondatori della Dulwich League ne furono i campioni inaugurali. Il club conservò il titolo nella stagione successiva, per poi continuare la sua avventura calcistica giocando in Camberwell League, dove si fece le ossa per alcune stagioni.

1907

Nel 1907 l’Hamlet entrò a far parte della Isthmian League, rimanendo in una sorta di limbo per molte stagioni, sino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Lorraine Wilson, oltre ad essere il padre fondatore del club, fu un vero e proprio mentore, prendendosi cura dei suoi spettatori, decidendo di costruire delle terrazze per ripararli dalla fitta pioggia londinese e dare loro una migliore visuale sul campo. Furono i tempi in cui la squadra giocò al Freeman's Ground. Durante la Prima Guerra Mondiale Wilson utilizzò il campo dl Dulwich per intrattenere le truppe durante il congedo, organizzando anche dei tornei amichevoli per coloro che aspettavano la chiamata per andare in battaglia. La Guerra non ha mai portato nulla di buono e quel poco che era rimasto rischiava di essere brutalmente strappato via, così Wilson fondò un giornale per i suoi Hamlet Boys, come amava chiamarli lui. Tenere alto lo spirito alto durante la guerra era la vittoria più importante.

Dulwich Hamlet
Champion Hill, stadio del Dulwich Hamlet - Photo by Twitter

Il dopoguerra

Nel dopoguerra arrivarono anche le vittorie sul campo, come incendio il primo titolo nella Isthmian League nel 1920, arrivando a pari punti con il Nunhead, ma avendo una differenza reti migliore. Lo stesso anno il Dulwich vinse anche la FA Amateur Cup battendo di misura il Tufnell Park, nella sfida giocata al The Den.. Il giocatore più rappresentativo di quegli anni e dell’intera storia ad aver indossato la maglia rosa-blu del Dulwich Hamlet fu senza ombra di dubbio Edgar Isaac Lewis Kail, nato a Londra nel 1900, un vero e proprio simbolo, considerato un eroe da quelle parti, tanto da intitolargli la strada d’accesso allo stadio. Edgar Kall era un centravanti vecchio stampo, padrone dell’area di rigore, che segnò quasi 400 goal con la maglia del Dulwich, impressionante.

Dulwich
Dulwich Hamlet 1931 - Photo by Brixton Buzz

Champion Hill

Kall era l’esempio in persona di quella che si definiva la cosiddetta bandiera, rifiutando infatti più volte il passaggio ad altre squadre di categoria superiore per restare nel suo club, Kail fu una leggenda vivente anche per essere uno dei rari giocatore Non-league ad aver indossato la maglia della nazionale Inghilterra, per ben tre volte durante il tour continentale del 1929, rispettivamente contro Spagna, Belgio e Francia, segnando anche due reti Nel 1931 il Dulwich esordì nel nuovo stadio, il Champion Hill e vinse la FA Amateur Cup, per la seconda volta nel 1931/32, con una partita epica finita per 7-1 contro il Marine, una delle pagine più emozionanti della storia della squadra londinese. Nella stagione successiva il club vinse il terzo titolo in Isthmian League, ma la soddisfazione più bella ci fu nel 1934, in cui il Dulwich vinse la sua terza Coppa Amatoriale FA, battendo in uno storico derby londinese Leyton 2-1.

Dulwich Hamlet
Dulwich Hamlet - Photo by Getty Images

Qualche anno dopo I due club si incontrarono nuovamente, nella finale della stessa competizione, anno 1937 e l’Hamlet vinse ancora, delirio nelle strade del quartiere. La striscia vincente dei londinesi riprese nella 1948–49 quando il club vinse la Isthmian League, aggiungendo il trofeo per la quarta volta nella sua personale bacheca. Gli anni ‘50 e gli anni ‘60 furono vissuti un po’ in sordina dalle parti di Dulwich e la situazione non migliorò con l’avvento degli anni ‘70, infatti nella stagione 1976/1977 la squadra terminò in fondo alla Division One, con la conseguente retrocessione nella Division Two, che la stagione dopo fu ribattezzata Division One, mentre la Division One divenne la Premier Division. Nella stagione immediatamente successiva, ossia 1977/1978 il club vinse il titolo della Division One ma l’anno dopo rimase impantanato nelle sabbie mobili della Premier Division, terminando nelle ultime posizioni, retrocedendo nuovamente. La Division One divenne la dimensione del Dulwich per molti anni, sino ai primi anni ‘90, in cui lo stadio fu demolito, a causa delle nuove norme introdotte a seguito del disastro di Hillsborough. Durante la stagione 1991/1992 il clubsi spostò sul terreno del Sandy Lane, casa del Tooting & Mitcham United, in attesa che il nuovo Champion Hill di Dulwich fosse ricostruito. Il nuovo stadio fu finanziato dalla vendita di un terreno di proprietà di una nota catena di supermercati, Sainsbury, che un tempo fu il campo di allenamento del club. Per qualche periodo l’Hamlet si lasciò cullare dal dolce pensiero di poter ambire alle leghe calcistiche superiori ma andava guardata in faccia la realtà e i londinesi si accontentarono di oscillare tra la Premier Division e la Division One. Il Dulwich Hamlet negli anni fu il classico esempio di calcio pulito, l’isola felice dove il settore giovanile cresceva rigoglioso, proprio come l’erba delle campagna circostanti. Nella stagione 1998/99 proprio i giovani calciatori del Dulwich arrivarono a giocarsi il primo turno della coppa più prestigiosa, la FA Cup arrivò al primo turno di FA Cup, perdendo contro il Southport davanti a una folla di 1.835 persone. All’inizio degli anni 2000 i londinesi schierarono tra le loro fila anche un giovanissimo Peter Crouch che negli anni a venire giocò in alcuni dei club inglesi più prestigiosi. Nel 2004 il Dulwich riprovò l’assalto alla Premier Division dopo na stagione alquanto strana, iniziata malissimo e finita meglio, la settima posizione diede la possibilità di giocarsi i play-off contro i rivali cittadini del Wealdstone, che vinsero 5-4 ai calci di rigore e infransero il sogno dell’Hamlet.





Quartiere londinese di Dulwich - Photo by Il Calcio a Londr Quartiere londinese di Dulwich - Photo by Il Calcio a Londra



Nella stagione 2010/11 Dulwich ci riprovò e piazzandosi al quinto posto della Division One entrando di diritto nel nei play-off, battendo il Bognor Regis Town in semifinale,prima inciampare in finale, proprio sul più bello, contro il Leatherhead. Stesso copione l’anno dopo, con il Dulwich protagonista del campionato, finendo in terza posizione, tutto liscio in semifinale, dove il Folkestone Invicta fu sconfitto per 2-1, ma stessa identica storia nella finalissima hanno persa 1-0 contro il Bognor Regis, squadra del West Sussex. Premier Division dopo aver vinto il titolo Division One South nell'ultimo giorno della stagione 2012-2013 con un pareggio per 1-1 contro il Burgess Hill Town.


Meadow Residential

Al termine di quell’annata il campo da gioco del Dulwich fu inserito nell’elenco dei patrimoni di valore per la comunità, titolo ritirato dal Consiglio di Southwark qualche tempo dopo, a causa di un tecnicismo legale. Nel Febbraio del 2014 lo stadio di Champion Hill fu acquistato per una cifra vicina ai sei milioni di sterline dalla Meadow Residential, una società specializzata nell'acquisizione e nello sviluppo di nuovi siti residenziali. Nella stagione 2014/2015 il Dulwich arrivò quarto in Premier Division ma perse malamente ai play-off, a cui arrivò anche l’anno successivo perdendo nuovamente sul più bello, ovvero in finale contro East Thurrock United, club calcistico con sede nell’Essex. Il 2018 fu un anno dal sapore dolce per la promozione nella National League South, grazie alla finale vinta contro Hendon, ma con il retrogusto amaro per lo sfratto dal Champin Hill da parte della Meadow Residential, società proprietaria dell’impianto. Il Dulwich fu ospitato nuovamente di cugini del Tooting & Mitcham, con cui venne condiviso temporaneamente l’Imperial Fields. La stagione 2019-2020 ha visto Dulwich raggiungere il primo round della FA Cup, con il club che ha perso 4-1 in casa contro il Carlisle United.

Dulwich Hamlet
Dulwich Hamlet - Photo by Twitter

La storia del Dulwich, oltre Kall, ha visto passare altri giocatori importanti come il camerunese George Elokobi che fu un altro giocatore ad iniziare la propria carriera di terzino nel Dulwich. Anche Leon Cort, nato nel quartiere londinese di Southwark, nell’Hamlet iniziò una promettente carriera come difensore centrale. Ancora oggi i tifosi del Dulwich portano nel cuore Lorraine “Pa” Wilson e quel benedetto investimento di no scellino e otto pence, senza cui oggi non saremmo qui a raccontarvi questa storia incredibile.

di Antonio Marchese