Il Sogno


Nato a Sutton, nel sud-ovest di Londra, il 29 Agosto 1999 da padre nigeriano e madre ivoriana, Olusanya Temi Fadahunsi, noto come Tope, ha sempre amato il gioco del calcio. Dopo essersene innamorato da bambino, ha sempre cullato il sogno di diventare un professionista di questo sport, ottenendo una prima chance di realizzarlo grazie alla academy del Watford. La sua giovane carriera si è in realtà dipanata in modo sorprendente, non solo in Inghilterra, ma anche con una breve esperienza all’estero, non solo sui campi da calcio, ma anche tra i banchi di una giovane università d’eccellenza.

Il Centravanti Girovago


La concorrenza nelle fila del club dell’Hertfordshire era troppo serrata per il giovanissimo Fadahunsi, il quale decise di tornare a Londra per indossare la maglia del Tooting and Mitcham United, la squadra che, anche se a livello dilettantistico, lo lanciò in prima squadra a soli diciott’anni. Tope decise poi di provare un’esperienza all’estero e firmò un breve contratto di due mesi con il P. S. Kemi, club che militava nella terza divisione finlandese.
In una recente intervista, Fadahunsi ha descritto la propria esperienza scandinava come un insieme di luci ed ombre: nonostante la vittoria del campionato e la promozione nella Ykkonen, la seconda serie finlandese, e l’incontro con tanti nuovi amici, Tope sentiva forte il richiamo della propria terra, nonché il desiderio, dato che non era riuscito a raggiungere il professionismo, di intraprendere una carriera universitaria.

Tra Scienza e Pallone


Si iscrisse dunque alla facoltà di ingegneria alla Loughborough University e ben presto entrò nella prima squadra del club dell’ateneo del Leicestershire, impegnato nella nona serie del calcio inglese. Fu con la maglia viola del Loughborough Students che avvenne la svolta; l’allenatore Chris Joseph lo spostò dal ruolo di terzino destro a quello di centravanti, notando la somiglianza fisica di Fadahunsi con Michael Antonio, tra l’altro anch’egli ex giocatore del Tooting and Mitcham United ed anche lui passato da terzino destro ad attaccante.
Durante un match contro il Long Eaton United, con gli avversari avanti 2-0 a dieci minuti dalla fine, l’allenatore spostò un perplesso Tope al centro dell’attacco; nello stupore generale, Fadahunsi siglò una doppietta che permise al club universitario di ottenere un insperato pareggio. Con 35 reti e 14 assist in 47 partite nella stagione 2021-2022, Fadahunsi è finito sotto l’occhio dei riflettori di molti club professionistici; ha infine scelto di firmare con i londinesi del Sutton United, la squadra del quartiere dov’è nato e cresciuto, attualmente impegnati in League Two.

Il Boato di Gander Green Lane


Il debutto di Tope Fadahunsi nel calcio professionistico non avrebbe potuto essere migliore: entrato in campo a venti minuti dalla fine in sul punteggio di 0-0, ha immediatamente lasciato il segno con il goal decisivo contro il Barrow e regalando i tre punti al Sutton United. Pochi giorni dopo, un’altra rete decisiva, stavolta contro il Mansfield Town, celebrata con una corsa per abbracciare il proprio ex professore di statistica a Loughborough, arrivato fin lì per sostenerlo, lo ha fatto entrare definitivamente nei cuori dei tifosi degli Us.
Oggi laureato in ingegneria meccanica ed in procinto di intraprendere un master sugli stessi argomenti, Tope Fadahunsi è tra i titolari del club di Gander Green Lane, gioca con costanza ed a persino un coro dedicato dalla curva del Sutton United. Il sogno di quel ragazzo figlio di immigrati si è finalmente realizzato, anche grazie ad un ateneo che, oltre ad istruzione scientifica di primo livello, investe da anni su strutture sportive all’avanguardia e che hanno spesso ottenuto l’omologazione agli standard persino della Premier League.
diMichele Mele