Seicentododici squadre

Seicentododici squadre hanno preso parte all’edizione 2020-2021 della FA Vase, il più grande torneo interamente dilettantistico al mondo, una manifestazione che coinvolge le formazioni che militano nelle leghe dal nono livello in giù nella piramide del calcio d’oltremanica. In ogni villaggio e quartiere d’Inghilterra qualcuno ha, anche solo per un istante, accarezzato il sogno di giocare a Wembley o di vedere la propria squadra locale, spesso finanziata e gestita dagli stessi supporter, disputarsi uno storico trofeo sul rettangolo di gioco più prestigioso al mondo. I protagonisti di questo torneo unico ed ineguagliabile sono calciatori dilettanti, ragazzi che si allenano una o al massimo due volte a settimana, fuori dagli orari lavorativi, e che, una volta smessa la divisa da gioco dopo la partita, vanno a lavoro il giorno dopo come tutti gli altri. Si tratta dunque dell’incarnazione più vera dell’amore per il football, non aspettatevi tuttavia partite noiose, ma sfide dal tasso tecnico e dall’intensità sorprendenti per lo status dilettantistico dei club coinvolti.

Dopo quasi otto mesi dal fischio d’inizio della prima partita di quest’edizione, più di seicento incontri e quasi tremila reti, conosciamo i nomi delle due finaliste che si affronteranno sotto l’iconico arco il 22 Maggio, il Binfield ed il Warrington Rylands, due club quasi ai due angoli opposti d’Inghilterra, accomunati tuttavia da qualcosa di più forte della passione per il calcio. Andiamo alla scoperta di queste due incantevoli realtà del calcio britannico.

Wembley
Wembley Stadium - Photo by official Twitter Wembley Stadium

Binfield: tra dimore elisabettiane, mattoni rossi e tanto verde

Dalla stazione di London Waterloo è possibile prendere un treno della South Western Railway che, dopo circa un’ora di viaggio, giunge a Bracknell, nel Berkshire. Da qui con pochi minuti di autobus si arriva a Binfield, cittadina di poco meno di diecimila anime che sorge tra Windsor e Reading nel bucolico splendore della Bracknell Forrest, polmone verde del distretto. Il piccolo centro della cittadina si presenta silenzioso ed accogliente, ma il grosso delle attrazioni locali si trova tutt’intorno al centro, tra di esse un sorprendente numero di raffinate dimore risalenti al periodo elisabettiano ed a quello georgiano, testimonianza dei tempi in cui Elisabetta I prima e Giorgio II poi trascorrevano le vacanze nel Berkshire con alcuni esponenti della nobiltà britannica.

Fu qui che nel 1892 un gruppo di lavoratori di alcune industrie produttrici di mattoni fondò il Binfield Football Club. Ben presto i giocatori del Binfield ricevettero il simpatico soprannome di “The Moles”, letteralmente “le talpe”, poiché spettava proprio ai membri della squadra liberare il campo dalle numerose talpe prima di risistemare il terreno di gioco per gli incontri casalinghi. Dopo aver condiviso a lungo il proprio terreno di gioco con una squadra di cricket, il club, che ancora oggi indossa una divisa interamente rossa come i classici mattoni inglesi, si trasferì nell’impianto di Hill Farm Lane, ancora oggi casa delle Moles.

Il Binfield, che attualmente gioca nella Hellenic League Premier Division, al nono livello del calcio inglese, ha ottenuto un singolare record in questa stagione di FA Vase, diventando l’unica squadra nella storia della competizione a raggiungere la finale avendo giocato tutte le partite in trasferta. La squadra ha viaggiato, con tutte le precauzioni dovute alla pandemia, per più di mille chilometri per giocare le sei sfide che sono valse il biglietto per Wembley. Un altro aspetto singolare di questa incredibile annata delle Moles è il fatto che quattro di questi sei match si siano decisi ai calci di rigore, incluse le due sfide che il Binfield ha disputato sulla costa sud contro Newhaven e United Services Portsmouth, rispettivamente il primo e

l’ultimo impegno di FA Vase per il Binfield prima di Wembley. Sarebbe tuttavia ingiusto attribuire alla fortuna la presenza delle Moles in questa finale; la squadra si è trovata più volte a dover rimontare da una situazione di svantaggio per costringere gli avversari al pari al termine dei regolamentari ed ha sempre mantenuto un’invidiabile freddezza dal dischetto.

Due sono gli elementi da tener d’occhio nell’undici allenato da Carl Withers, almeno a giudicare dai numeri: il capitano Sean Moore, cuore ed anima del club del Berkshire, soprannominato “Captain Fantastic” dai tifosi delle Moles, giocatore completo generalmente impiegato sulla fascia sinistra, ma capace di occupare diverse posizioni in tutto l’arco offensivo, e Liam Ferdinand, bomber della squadra, autore di una clamorosa tripletta nel quarto di finale contro il Long Eaton United. Prima della stagione 2020-2021 il Binfield non aveva mai superato neanche i sedicesimi di finale del torneo, tra qualche giorno le Moles calcheranno il rettangolo verde di Wembley, chissà cosa penserebbero quegli operai del tardo periodo vittoriano che allontanavano le talpe dal terreno di gioco.

Wembley
Wembley Park fermata metropolitana - Photo by Henry Boulind on Unsplash

Warrington Rylands: reti ed orgoglio

John Rylands (1801-1888) è stato un imprenditore del settore tessile e filantropo britannico, l’uomo a cui è intitolata la maggiore biblioteca di Manchester. Noto per essere stato il primo a garantire lo standard delle otto ore lavorative ai suoi operai già nel 1844 e per aver finanziato numerose opere pubbliche, tra le quali figurano la costruzione di molti luoghi di aggregazione e scuole pubbliche e la stampa di numerosi libri, una delle sue più grandi passioni, sia in Gran Bretagna che in altre nazioni come Italia e Francia, fu tra i primi a comprendere il potenziale di quel gioco nato a Sheffield e che andava prendendo piede nei cuori dei suoi operai.

Nel 1906 i lavoratori di una fabbrica da lui fondata, per la precisione di un opificio di Warrington specializzato nella produzione di reti, decisero di istituire una squadra di calcio chiamata Rylands Football Club. Warrington è situata in un triangolo della contea del Cheshire che sembra spingersi verso nord a separare le due grandi contendenti del nordovest, Manchester e Liverpool: si tratta di una città di circa duecentomila abitanti, un importante centro economico della regione, prima municipalità al mondo a sperimentare con successo già dal 1947 la green belt, un’area forestale piantata tutt’intorno alla città per impedire attività di crescita non sostenibile.

Il Rylands FC, che giocava ed ancora gioca con una divisa blu come le giubbe degli operai che l’avevano fondato, ottenne risultati sorprendenti soprattutto nel secondo dopoguerra, quando vinse la locale lega distrettuale per sei anni consecutivi tra il 1954 ed il 1959. Da allora la scalata dei Blues fu lenta ma costante e la vecchia squadra di operai risalì dal quattordicesimo al decimo livello della piramide del calcio d’oltremanica tra l’inizio degli anni ’80 ed il 2019, anno in cui il club, intanto rinominato Crossfields/Rylands FC dopo la fusione con un altro club dilettantistico locale, vinse da neopromossa la Division One della North West Counties Football League, guadagnandosi l’accesso alla Premier Division ed alla nona serie. Nell’estate del 2020 il nome della squadra fu nuovamente modificato, divenendo Warrington Rylands 1906 FC; il restyling ha evidentemente portato fortuna ai Blues, che quest’anno si sono distinti in FA Vase, non solo superando il primo turno per la prima volta nella loro storia, ma addirittura raggiungendo la finale di Wembley.

Le reti del bomber Kane Drummond hanno trascinato i Rylands verso il giorno più glorioso ed inaspettato nella storia ultracentenaria del club, ma il merito dell’impresa dei Blues va ripartito tra tutti gli elementi del gruppo. Il duttile esterno destro Milne, il tenace capitano Kenny, l’instancabile mediano Doyle, il giovane

attaccante Nevitt ed il poliedrico Scarisbrick sono solo alcuni degli altri elementi della squadra che hanno fornito il proprio contributo in questa campagna di FA Vase. Sotto la sapiente gestione di David McNabb, il Warrington Rylands si è reso protagonista di un paio di imprese memorabili durante quest’edizione della FA Vase. Con due reti nei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro dopo il novantesimo, I Blues hanno ribaltato il risultato nella trasferta sul campo del Longridge Town valevole per il terzo turno; altro incontro memorabile è stato quello del sesto turno (quarti di finale) in cui nel piccolo Gorsey Lane di Warrington i Blues hanno eliminato i campioni uscenti dell’Hebburn Town. Si può ben dire che un bel po’ del tenace spirito dei lavoratori dei vecchi opifici di John Rylands sia scorso anche nei ragazzi che porteranno con orgoglio quella divisa blu sul terreno da gioco di Wembley.

Millecinquecento tifosi per squadra

La finale si disputerà sabato 22 Maggio alle ore 13.15 ora italiana. La federazione, nel rispetto delle normative vigenti, permetterà ad un massimo di tremila tifosi di entrare a Wembley, millecinquecento per squadra, con certificato di vaccinazione completa o tampone molecolare con esito negativo. Sarà una classica sfida British, i rossi contro i blu, quella che consegnerà il trofeo ad una delle due squadre, sarà soprattutto una festa per chiunque sarà coinvolto nella finale di questa magnifica e sottovalutata competizione che, ancora una volta, non tradisce le aspettative e ci ricorda qual è l’essenza più pura dello sport.

di Michele Mele