Chi ha vissuto il calcio tra la fine degli anni 70° e la metà degli anni 90° non può che ricordarsi di Diego Armando Maradona.
Un genio anti-conformista amato dovunque ha giocato
Il fantasista argentino è un genio calcistico che nel bene e nel male ha influenzato più di tre generazioni. Dovunqe è andato è entrato nel cuore dei tifosi di tutte le squadre delle città in cui ha giocato. Partendo da Buenos Aires, per poi volare in Europa a Barcellona e infine a Napoli dove viene ricordato ancora come un simbolo della città. Diego è sempre stato un talento anti-conformista per il suo carattere, ma il suo buon cuore ne ha fatto uno dei calciatori più amati nel globo.
Un Dio che ha ispirato lo street-painter Benzi Brofman
Proprio per i napoletani che da sempre lo portano nel cuore, Diego rappresenta una divinità. Un simbolo e una religione di cui gli abitanti della città partenopea non possono fare a meno di dimenticarlo. Ed è proprio questo amore per Diego che ha ispirato la mano dell’artista di strada israeliano Benzi Brofman, che su commissione della comunità partenopea residente a Londra, ha deciso di dedicare un murales al genio nato a Lanus.

Bricklane come Buenos Aires e Napoli
Il murales appare in uno dei muri più iconici del quartiere anti-conformista di Bricklane, dove ai giorni nostri è possibile ammirare le opere degli artisti di strada, che siano murales, poster o anche sculture. Il murales di Diego è collocato ad Hanbury Road, vicino a dove si trovano due murales storici come la grù dell’artista belga Roa e l’uomo a testa in giù dell’artista argentino Martin Ron. La collocazione non è casuale, perchè il murales è posto in una via che può benissimo ricordare i “Barrios” di Buenos Aires o i “Bassi” napoletani. Un punto così suggestivo che per un momento ci fa sentire nelle strade di Napoli o di Buenos Aires, con le canzoni di Manu Chao e Mario Merola che si diffondono nell’aria.
Un murales simbolo anche di ribellione
Il murales rappresenta anche un simbolo di ribellione, come quella che Maradona mostro ai mondiali di “Messico 86“, quando realizzo un gol di mano proprio contro l’Inghilterra. In quel periodo c’erano molte tensioni politiche tra i due stati, dovute alla battaglia delle Falklands con l’esercito inglese che invase le isole per ordine di Margaret Thatcher. E proprio quel gol di mano rappresentò per tutti uno schiaffo verso le mire espansionistiche dell’allora primo ministro inglese. Un’opera dai tanti significati, visibile agli occhi di tutti e che può essere considerata come una metà turistica nei prossimi viaggi a Londra.
Di Alberto Zingales