La fine di un’era
Marzo 2022. Dopo diciannove lunghissimi anni, ventuno titoli e la bellezza di 2.340 milioni spesi, Roman Abramovich ha deciso di vendere il Chelsea Football Club.

Estate 2003
L’estate del 2003 fa da spartiacque ed è il periodo che segna per sempre la storia del Chelsea, quando il magnate Roman Abramovich sorvola i cieli di Londra con il suo elicottero ammirando Stamford Bridge dall’alto, per rilevare il Chelsea dal vecchio proprietario, Ken Bates, bastano appena 140 milioni di sterline, ai quali Roman aggiunge qualche milioncino in più da investire sul mercato, Abramovich tira fuori dalle tasche la bellezza di 170 milioni di sterline e inizia così l’a nuova era del Chelsea Football Club.

Il Chelsea di Claudio Ranieri
Dalle parti di Fulham Broadway la gente freme, i tifosi non vedono l’ora di vedere all’opera il nuovo proprietario che vuole riportare il titolo di Campione d’Inghilterra dopo 48 lunghissimi anni. La squadra all’epoca allenata da Claudio Ranieri inizia a cambiare faccia grazie ad una serie di acquisti che rafforzano notevolmente la formazione guidata dal tecnico italiano.

Il giocatore più costoso
In un colpo solo arrivano Damien Duff preso dal Blackburn, Juan Sebastián Verón prelevato dal Manchester United, Hernan Crespo acquistato dall’Inter e Claude Makélélé in arrivo dal Real Madrid. Il colpo più costoso dell’era Roman Abramovich è l’attaccante belga Romelu Lukaku, che il Chelsea ha voluto a tutti i costi la scorsa estate versano nelle casse dell’Inter la bellezza di 113 milioni di euro.

Il primo colpo del Chelsea di Abramovich
Il primo giocatore sbarcato alla corte del Chelsea di Abramovich è invece Glenn Johnson, difensore con un passato sia nel West Ham che nel Millwall. Johnson è stato il primo colpo di mercato della nuova era dei Blues, pagato 8,3 milioni di sterline. Con i londoners Johnson ha giocato dal 2003 al 2007 senza mai entusiasmare particolarmente, cosa che invece farà con la maglia del Liverpool, che lo acquista dal Porstmouth nel 2009.
di Antonio Marchese